Nel 2014 il ricco appassionato d’auto James Glickenhaus ha acquistato il concept di una Ferrari 512 S Pininfarina Modulo.
Non si sa a quale prezzo l’importante finanziere, produttore cinematografico e proprietario di una piccola casa automobilistica ha fatto il suo acquisto, quel che è certo è che il suo team è passato subito al restauro completo del mezzo, trasformandolo in una vettura da strada. Oggi, grazie ad un post che Glickenhaus ha pubblicato su facebook, sappiamo che la Ferrari 512 S ha fatto il suo primo viaggio sull’asfalto, guidata dal ricco proprietario. Il modello originale del 1970 fu presentato allora al Salone dell’Auto di Ginevra, del tutto similare ad un vero e proprio UFO che sembrava galleggiare sulla strada. Non aveva le portiere e le carenature sopra i parafanghi oscuravano parzialmente le ruote. Il motore dell’esemplare unico di Ferrari 512 S Pininfarina Modulo del 1970 è un V12 centrale da 5 litri, che è in grado di sprigionare una potenza massima di 550 Cv. L’auto ha vinto ben 22 premi internazionali proprio grazie al suo design unico ed eccezionale, il più importante è il prestigioso Award For design Excellence di Automobile Quarterly nel 1971, come dichiarato da Pininfarina.
Il debutto ufficiale fu quindi la presentazione al Salone dell’Auto di Ginevra, in tutto il suo splendore, nelle sue linee così particolari e accattivanti. Dopo di che la Casa di design portò il modello all’Expo di Osaka nel 1970 e poi anche a Città del Messico l’anno successivo. Il team, durante la fase di restauro, ha deciso di togliere l’elemento della cabina di guida scorrevole, oltre alle carene sopra i parafanghi e al cofano del motore, come si può notare nel post che è stato pubblicato dallo stesso James Glickenhaus sui social. L’auto è comunque chiaramente funzionante e pronta alla guida.
Come è possibile vedere dalle immagini ufficiali che mostrano la storica Ferrari 512 S Pininfarina Modulo, che fu realizzata prendendo spunto dalla Ferrari 512 S da Paolo Martin, le ruote anteriore non hanno grande spazio e agio per potersi muovere durante la guida, ma viste le grandi disponibilità economiche del ricco proprietario e il suo ampio bagaglio di conoscenze in campo automobilistico, lo stesso appassionato potrebbe riuscire a trovare una soluzione per ovviare a questo limite nella struttura dell’auto.