Ferrari da 2 milioni dimenticata in un parcheggio per 10 anni

Dimenticare una Ferrari si può: un ex campione di tennis, Ian Tiriac, ha lasciato la sua rara F40 a prendere la polvere in un garage privato per dieci anni

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 15 Settembre 2024 15:21

Dimenticanze da ricchi. Assume tinte surreali la storia raccontata da un ex sportivo di alto livello, oggi trasformatosi in brillante uomo d’affari. In passato campione di tennis, Ion Tiriac nutre un conclamato interesse nei confronti delle quattro ruote, accumulando circa 350 vetture, esposte in un museo personale a Bucarest. Tra queste, gli era sfuggito un “particolare”. Roba da niente? Massì dai, “solo” una Ferrari F40, acquistata negli anni Ottanta dal valore di 630.000 euro attuali. Lasciata in un parcheggio privato a Monaco di Baviera, in Germania, la creatura di Maranello era stata rimossa dai pensieri di Tiriac.

Presa, parcheggiata e… dimenticata

Sembra uno scherzo, ma è tutto vero, come ha tenuto a precisare Ion Tiriac in una recente intervista: “Ho comprato la macchina, l’ho parcheggiata e me ne sono dimenticato”. Chi gli ha rinfrescato la memoria? Un certo signor Becker (nessun legame con l’ex tennis tedesco Boris), che un giorno lo ha chiamato al telefono, nel caso in cui se ne fosse scordato.

Giusto un atto premuroso, uno scrupolo in più. Abituato a rapportarsi con persone di un certo rango sociale, immaginava che dall’altra parte del telefono avrebbero risposto in modo sbrigativo. Invece, la risposta sorpresa di Tiriac lo ha preso in controtempo. Qualora credeste che fosse impossibile avere dei vuoti simili (salvo patologie), la storia vi (e ci) insegna il contrario.

Inutilizzata e impolverata, la Ferrari F40 aveva passato gli ultimi dieci anni nell’oblio assoluto. In principio Tiriac aveva il dubbio di essere rimasto vittima di uno scherzo. Poi, provando a fare mente locale, si è reso conto di aver appena ricevuto un vero avviso. A quel punto, ha preparato i bagagli ed è andato a recuperare il gioiello Made in Italy.

Prelevata dalla rimessa, non ne è rimasto proprietario a lungo. Dopo averla sottoposta a un’accurata opera di restauro, affidata a un team specializzato in tali operazioni, ha deciso di rimetterla sul mercato. Del resto, facoltosi appassionati attendono sempre l’occasione di aggiungere esemplari di cotanta levatura alla rispettiva collezione. Grazie a un trattamento approfondito, la Ferrari F40 è tornata a nuova vita, per poi passare di mano in cambio di una cifra stimata intorno ai 2 milioni di euro.

L’importanza storica della F40

Lanciata nel 1987, a titolo celebrativo del 40° anniversario di Ferrari, la F40 rimane uno dei nomi più iconici realizzati dal Cavallino Rampante. Plasmata con forme facilmente riconoscibili, regalava prestazioni estreme. Sotto il cofano batteva come cuore pulsante un otto cilindri (V8) biturbo da 3.0 litri, capace di sprigionare una potenza di 478 CV. Ne derivava uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e (tenetevi forte) una velocità massima di oltre 324 km/h.

Numeri che metterebbero in difficoltà supercar attuali, nonostante nel corso dei decenni la tecnologia abbia conosciuto dei grandi progressi. Domarla richiedeva, però, un certo talento al volante, poiché era sprovvista di ausili vari. Scordatevi pure il servosterzo e l’ABS: nell’approccio radicale adottato dal Costruttore, erano assenti. All’epoca, Tiriac comprò ben due delle 1.315 unità uscite dalla catena di montaggio: una l’ha custodita con cura, per l’altra non è stato altrettanto attento.