Mistero, una Fiat Panda dei Carabinieri immortalata per le strade di Tokyo con alla guida una donna, ma non è un’agente dell’Arma. La nostra iconica vettura della Casa di Torino non smette mai di stupirci, e oggi a sorpresa la vediamo in Giappone, con questa livrea particolare.
Non possiamo farne segreto: ci sono persone che, al di fuori dell’Italia, hanno il grande desiderio di andarsene in giro con un'icona automotive come Fiat Panda 'impreziosite' con i colori delle nostre Forze dell’Ordine. Non è la prima volta che assistiamo infatti ad episodi simili, molto singolari; anche in Germania era stata scoperta una Fiat 500C con i colori dell’Arma. Flavio Parisi, è lui l’uomo che ha trovato questo esemplare di Fiat Panda in Giappone, un friulano che insegna all'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, che ha fotografato l’auto, trovandola molto simile a quelle che usano i Carabinieri qui in Italia.
Chiaramente qualche differenza c’è, non potrebbe essere altrimenti. L’uomo ha postato le foto sul suo profilo Twitter, e chiaramente ormai oggi stanno facendo il giro del web. La Panda dei Carabinieri trovata circolare sulle strade della capitale del Giappone si differenza da quella vera usata in Italia innanzitutto per il colore. Quella giapponese sembra in tinta Blu Mediterraneo (cataloghi Fiat), più chiaro e metallizzato rispetto al Blu-Nero richiesto invece come colore ufficiale dai capitolati tecnici dei militari.
Anche la scritta è differente, quella che vediamo sulla fiancata in stampatello sembra più grande rispetto all’originale, e cambia anche l’inclinazione; oltretutto, sul cofano motore, non è stata ripresa la stessa dicitura ‘Carabinieri’. Ma qual è l’elemento che più di tutti toglie ogni dubbio? Il volante, che si trova a destra. Non può che essere quindi una vettura civile prodotta per il Giappone, e non l’italiana versione militare. Oltreoceano Fiat è molto apprezzata, hanno creato anche un museo dedicato alla Fiat 500.
Ma si può davvero allestire un’auto con la livrea dei Carabinieri? In Italia non fatelo, anche se senza lampeggianti, non potreste assolutamente circolare. Sareste punibili per il reato previsto dall’art. 497 ter del Codice Penale di “possesso di segni distintivi contraffatti”, si rischiano da 2 a 5 anni di reclusione.