Prima o poi doveva succedere. Con la crescita esponenziale dell’utilizzo del monopattino a Milano, un gruppo di giovani si è armato di questi mezzi elettrici a noleggio, e si è cimentato in una prova ardita ma non consentita dal Codice della Strada: viaggiare sulla corsia di sorpasso della tangenziale. Il video che sta facendo il giro del web, immortala questa beata gioventù, tutta in ghingheri per andare a fare una bella serata, mentre cavalca con destrezza dei monopattini. Alcuni in due e rigorosamente senza casco, dovesse mai sciupare la capigliatura.
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In monopattino sul cavalcavia
A Milano, quasi non si parla d’altro, perché il video che ha registrando le performance di questo gruppo di sei giovani sul monopattino, sta facendo discutere e non poco. La clip pubblicata nelle scorse ore su Instagram da “Welcome to Milano” è inequivocabile: a bordo di tre monopattini elettrici sulla corsia di sorpasso di un cavalcavia, si viaggia a tutta birra. O per meglio dire, fino a quanto il mezzo alla spina è in grado di spingersi. Il video di qualche secondo, realizzato da un automobilista che si trovava in transito in quella zona ha già raggiunto un’ampia diffusione sui social media, diventando virale in poco tempo.
Non è la prima volta
Quella che si vede nella videoclip di Instagram non è certamente la prima bravata che vedono protagonista delle persone su monopattini che violano la strada lanciandosi in disastrose peripezie. Infatti, nel settembre dello scorso anno, un giovane aveva osato inforcare il suo monopattino addirittura su un tratto dell’autostrada A4, che collega Milano a Bergamo. Questa follia ha sorpreso tantissimi, suscitando un misto di incredulità e preoccupazione tra gli automobilisti e gli utenti della strada. Si tratta dunque di un fenomeno preoccupante che rende le strade delle città ancora più pericolose. Un fenomeno che ha bisogno di essere regolarizzato e circoscritto all’interno di regole più chiare e ferree.
Monopattini mania: le follie d’Italia
Nell’ultimo periodo si assiste con sempre più frequenza a bizzarre vicende che hanno come oggetto del contendere dei monopattini. Non ultimo quello accorso a Trieste, dove un cittadino di origine asiatica è stato fermato dalla Polizia Locale perché stata sfrecciando a tutta velocità con un mezzo palesemente “taroccato” per andare più forte. Constate le modifiche illegittime al monopattino, il 30enne è stato sanzionato con una multa salatissima: addirittura 6.000 euro e sequestro del veicolo.
Ma perché l’uomo è stato sanzionato: perché la potenza massima continua nominale del motore elettrico deve essere pari a 500 W. Ed è obbligatoria la marcatura CE, attestante la conformità del prodotto alla legislazione che vige nel Vecchio Continente. Trattasi di una garanzia di qualità, indicante l’adozione da parte del produttore di sistemi di gestione della qualità e il superamento a verifiche periodiche. Dunque, è stato sottoposto a test per accertare la stabilità, la resistenza, la frenata e ulteriori aspetti cruciali.
Andando più a ritroso nel tempo, lo scorso anno due ragazzi sono stati beccati sull’autostrada A24 nel tratto tra Roma e l’Aquila, serpeggiare inconsapevolmente con il proprio monopattino. Follie del terzo millennio.