Furti d’auto in soli 25 secondi: impazza la banda dei Kia Boys

Da una sfida virale lanciata su TikTok è nata la banda dei Kia Boys, un gruppo di giovanissimi ladri in grado di rubare le auto Hyundai e Kia in soli 24 secondi

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 1 Giugno 2024 11:23

Rubare un’auto in 25 secondi. È la nuova allarmante sfida che imperversa su TikTok, messa a segno da giovani protagonisti, disposti a tutto pur di diventare popolari. Alla prospettiva di un “pieno” di visualizzazioni, imperversano sulle strade con le Kia e le Hyundai prodotte tra il 2011 e il 2021 nel mirino . Sfruttano una falla del sistema e con velocità fulminea superano gli impianti di sicurezza realizzati dalle Case. Già ribattezzati Kia Boys, i ladri rompono il finestrino, accendono la vettura usando un cacciavite e poi sfrecciano via.

I pericoli

Lo stile avventato al volante spesso provoca incidenti e danni a persone e cose. La maggior parte dei responsabili sono minorenni, attratti dalla sfida e dal desiderio di fama online. Mettono a repentaglio la loro stessa incolumità e quella altrui, attraverso manovre spericolate e illegali, da condannare a priori. Rispetto agli anni precedenti, il numero dei furti registrato dalle Forze dell’Ordine è aumentato e non sembrano rallentare.

Oltre ai problemi di natura materiale, i proprietari delle auto sottratte in modo indebito subiscono il disagio di rimanere senza mezzo di trasporto. Le riparazioni possono essere costose, soprattutto se la macchina finisce coinvolta in un incidente. La collaborazione tra cittadini, Forze dell’Ordine e Costruttori serve a contrastare il fenomeno, purtroppo in via di diffusione oltreoceano. In cima alle priorità devono esserci la sicurezza stradale, la stessa ragione perseguita con lo stop alla vendita delle auto senza certi dispositivi, e la tutela dei singoli individui.

Come difendersi

Per contrastare il fenomeno, le Case produttrici hanno rilasciato una patch antifurto, fondamentale a scopo protettivo. Competere ai legittimi proprietari accertarsi se il modello è interessato ed eseguire l’installazione. Il montaggio di un bloccasterzo o di un sistema di allarme aggiuntivo può dissuadere i ladri e incrementare le chance di recupero. Sul mercato non mancano dei validi accessori, anche di ottima qualità. In circostanze simili è il caso di mettere il risparmio in secondo piano. Infatti, capita di imbattersi in articoli venduti a prezzi irrisori, ma pressoché vani, facilmente scardinabili da chi ha un minimo di dimestichezza.

Alcuni guidatori hanno poi iniziato a utilizzare un “block shaft” con allarme o antifurti satellitari, in grado di segnalare il movimento della vettura e avvertire il proprietario in presenza di allarme. Per contenere la spesa, può essere una buona idea valutare l’acquisto in rete, tramite le piattaforme e-commerce. Sul web vi è di solito modo di consultare le recensioni dei clienti, in maniera da farsi un’idea sulla qualità di un determinato tipo di prodotto e andare, perciò, sul sicuro.

Inoltre, un dispositivo come l’AirTag di Apple è potenzialmente efficace nel rintracciare l’auto rubata e a favorire il lavoro delle autorità. In caso di furto, si raccomanda di denunciare il fatto agli organi di competenza il prima possibile, fornendo ogni informazione utile. Al momento, non si registrano episodi simili in Italia e ci auguriamo la situazione rimanga così. Con una pena detentiva da un minimo di due a un massimo di sei anni, la legge considera il furto d’auto un reato grave. Al trasgressore il giudice può anche comminare il risarcimento dei danni e delle spese legali alla parte lesa.