Giorgia Meloni è stata la vera vincitrice delle Elezioni 2022. Il suo partito Fratelli d’Italia ha assunto le redini del la colazione del centrodestra al Governo dopo essere diventato il primo schieramento italiano con oltre il 26% di consensi. Premiata dal popolo degli elettori, la premier donna succede all’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, per aprire un ciclo possibilmente in grado di riportare il Belpaese tra i maggiori Paesi del Vecchio Continente. Una missione ostica, da portare avanti a testa alta, senza paura a misurarsi in terreni insidiosi. Lo stesso coraggio della Mini Countryman da lei custodita.
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Il futuro della mobilità per FdI
In tema di mobilità il partito di Fratelli d’Italia si è sempre mostrato critico nei confronti del bando alle vetture termiche dal 2035 definito “un clamoroso autogol” (o una “follia ideologica”, come dichiarato dalla leader in una più recente occasione) che ridurrebbe la nostra penisola “a dipendere totalmente da Paesi, come la Cina, che hanno il quasi monopolio dei materiali e dei componenti per produrre e far funzionare le macchine elettriche, dalle batterie ai microchip”. Perciò FdI promuove l’uso di carburanti alternativi e pensa a un “riequilibrio degli incentivi a favore di tutto il parco auto”, perché l’ecobonus vede “uno sbilanciamento a favore di auto elettriche ed ibride”. Salita al potere, i membri del partito hanno sotterrato l’ascia di guerra, constata la necessità di rinnovare un parco circolante ancora troppo vecchio.
“Per una diffusione più capillare delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici – ha spiegato Nicola Procaccini, responsabile del dipartimento Ambiente ed Energia del partito -, bisogna invece favorirne le installazioni private all’interno di condomini residenziali, uffici e singole abitazioni. Ma questa ed altre strategie producono risultati reali solo se sono coordinate e attuate all’interno di una pianificazione chiara e coerente rispetto agli obiettivi”.
Countryman, il ‘SUV’ della famiglia
Giorgia Meloni, in un’intervista a Tg2 Motori del 2019, aveva dichiarato la sua passione per lo stare alla guida. ”Mi fa sentire libera – disse a Maria Leitner ai microfoni – e infatti è una delle ragioni per cui ho rinunciato alle auto blu anche quando ero ministro”. Abitualmente la presidente del Consiglio siede al volante di una MINI Countryman: un esemplare che esalta il piacere di guida con il suo assetto e il suo motore. I giornalisti hanno ripreso la leader di Fratelli d’Italia uscire dal garage di casa sua al ‘timone’ della sua macchina personale insieme alla piccola Ginevra.
La Countryman, ‘SUV’ della famiglia Mini, è stato lanciato nel 2010 ed ha saputo imporsi sul mercato. Nel Belpaese ha venduto parecchio e, nel 2017, è arrivata la seconda generazione, con un restyling che ha interessato il design, la tecnologia e le motorizzazioni, che oggi sono a benzina, diesel e ibrida plug-in. La vettura nella quale è stata pizzicata Giorgia Meloni è della generazione precedente, molto flessibile dal punto di vista dei powertrain. Con il passaggio all’era attuale, i progettisti britannici hanno dato la priorità al full electric. Alla luce delle opinioni contrarie sul banco dei veicoli a combustione interna, saremmo davvero curiosi di conoscere l’opinione della donna più influente d’Italia.