Con certe belve (da strada) è meglio andarci cauti. Altrimenti, basta davvero un attimo a perdere il controllo e rovinarle. Ci penserà su due volte la prossima volta di premere a tavoletta sul pedale dell’acceleratore il proprietario della Porsche 911 GT3, finito nel fiume. Non stava più nella pelle di testarne i limiti e, così, appena uscito dalla concessionaria, sembra essersi dato alla pazza gioia. Manco fosse il cugino segreto di Dom Toretto di Fast & Furious, ha “sguinzagliato” gli oltre 500 CV (502, per la precisione) del bolide di Zuffenhausen e col senno di poi deve aver rimpianto la propria sfrontatezza.
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Le modalità della caduta in acqua
Con ogni probabilità, il venditore gli aveva pure impartito le regole per padroneggiare la guida sportiva, se solo li avesse ascoltati. Troppo euforico all’idea di utilizzarla, aveva in mente di sentirsi un pilota, senza badare agli avvertimento. Peccato che i piloti, quelli veri, abbiano esperienza e talento, acquisito e affinato nel tempo, sfogato in circostanze ideali, delle piste idonee ad andare veloci o, perlomeno, lo fanno in autostrada, ad esempio sulle Autobahn tedesche. Invece, qui, si è trattato di un azzardo in piena regola, privo del giusto senso di prudenza e di lucidità.
L’incidente è avvenuto lunedì sera in Svizzera, sulle sponde del fiume Limmat, nel comune di Schlieren, poco distante da Zurigo. In seguito al patatrac, le autorità sono state subito contattate, affinché recuperassero il veicolo, a circa un chilometro dal punto vendita. I successivi accertamenti consentiranno di stabilire nei minimi particolari cosa sia andato storto. Tuttavia, stando alla ricostruzione di alcuni testimoni, il conducente aveva appena ritirato la vettura. Appena prese le chiavi, avrebbe accesso il motore e, via, sarebbe passato all’azione.
“Ha accelerato come se fosse un matto”, assicura una persona presente sul posto. Che ha aggiunto un particolare: la Porsche era sul punto di ribaltarsi prima di finire in acqua. Ai successivi accertamenti spetterà, comunque, tirare le somme, ma, secondo la tesi iniziale, sarebbe avvenuta una frenata “a pendolo”, di solito conseguenza di una brusca accelerata. E gli elementi probatori fin qui raccolti inducono a supporre siano andati in tal modo i fatti, comprese le tracce di pneumatici trovate sull’asfalto. Sommatelo alle caratteristiche della strada, la Chlosterstrasse, abbastanza stretta, e c’è poco di cui dirsi sorpresi dell’infelice piega assunta dagli eventi.
Motore da brividi
L’emozione avrebbe giocato dei brutti scherzi ed è facile immaginare perché: con i suoi 502 cavalli, la 992 GT3 mette i brividi. Da 0 a 100 km/h scatta in 2,7 secondi e mica tutti se la possono permettere, costando intorno ai 184.000 euro, una ricchezza spesso solo dopo tanti anni di duro lavoro. Sul conto dell’autista è dato sapere poco o nulla. Mentre il popolo del web si interroga se sia un qualche VIP (o figlio d’arte), una notizia positiva c’è: nessuno si è fatto male. Né il ventitreenne né il presunto 17enne accanto a lui, usciti illesi. Giusto una brutta botta, e annesso spavento. L’episodio spinge a chiedersi se non sia il caso di introdurre una patente speciale per le auto di grossa cilindrata.