La crisi dei parcheggi, in Italia ne mancano 670.000

Gli italiani spendono quotidianamente troppo tempo alla caccia di un parcheggio, questo perché mancano all'appello qualche migliaia di parcheggi

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Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 28 Giugno 2024 11:27

Ore ad affannarsi alla ricerca di un pertugio, un piccolo spazio dove infilarsi e lasciare la propria macchina. Questa scena è comune a tutta Italia, da Nord a Sud, e in ogni città mediamente grande. Per non parlare delle metropoli, dove questa situazione spiacevole viene moltiplicata all’eccesso. Scovare un’area circoscritta nella quale parcheggiare sembra essere un’impresa italiana. Il nostro Paese è quello con il tasso più alto di vetture pro capite, si parla di 690 ogni 1000 abitanti, più di qualunque altra nazione europea, dove si viaggia a circa 590 auto ogni 1000 abitanti. Quello che emerge dallo studio dell’Osservatorio Airpark è che mancano 670.000 parcheggi all’appello.

Le preferenze degli italiani

Nonostante l’affacciarsi in scena di metodi alternativi connessi alla mobilità, gli italiani sono affezionati alla cara e vecchia automobile, che resta la prima scelta in assoluto. Il popolo italico per gli spostamenti quotidiani predilige salire a bordo della propria auto per circa il 76% dei casi, ma ha un problema che si chiama parcheggio. Rispetto al resto dell’Europa, l’automobilista italiano ha delle evidenti difficoltà nel mettere in sosta il proprio veicolo. Secondo la ricerca di Osservatorio Airpark, il tempo medio per trovare un parcheggio è di circa 15 minuti al giorno nel Vecchio Continente, che sale fino ad oltre il doppio nel nostro Paese. Dunque, più di mezz’ora al dì. Alla fine dell’anno si parla di un bel quantitativo di tempo buttato via soltanto per mettere a riposo la macchina.

Un tempo grande e sottratto ad altre attività, ma non soltanto. La ricerca del parcheggio, infatti, è stimata come circa il 30% del traffico urbano, aumentando in questo modo l’inquinamento e le emissioni di CO2 nell’aria. Per risolvere tale questione, come dicevamo, secondo l’Osservatorio servirebbe aggiungere oltre 670.000 posti in strada, o nelle strutture apposite, rispetto a quelli già presenti. La città nella quale questa problematica sorge più che da altre parti è Roma, nella quale mancherebbero oltre 200.000 parcheggi, ma anche a Napoli, Torino, Milano e Genova non sono distanti dalla Capitale.

La mancanza di parcheggi, come fare

Come risolvere il problema della mancanza di parcheggi e rendere più facile la ricerca di uno spazio apposito sul territorio italiano? A questo difficile quesito ha provato a dare una risposta esauriente il segretario generale di Airpark, Laurence A. Bannerman: La soluzione all’emergenza è una politica integrata della mobilità urbana che vede le aree di sosta e i servizi a loro collegati – ha dichiarato Bannerman – come strumenti cardine da cui ripartire per ridurre la congestione, progettare la riqualificazione urbana, incentivare l’uso di forme alternative di trasporto. Anche grazie all’attuale innovazione digitale”.

Dunque, la sfida del parcheggio è una questione ancora aperta. Adesso, molti italiani sanno perché trascorrono troppo tempo alla ricerca di un posto dove adagiare quotidianamente la propria vettura. Quel tempo passato al volante è snervante e aumenta il tasso di stress, specie quando bisogna lottare anche con le lancette dei minuti, in previsione di un ingresso a lavoro o di un appuntamento importante. Chissà se l’appello a regalare nuovi parcheggi agli automobilisti tricolore verrà ascoltato o se verranno studiate delle soluzioni alternative alla macchina. Ai posteri l’ardua sentenza.