L’auto di Jasmine Paolini, prestazioni al top per la finalista di Wimbledon

Tra i pilastri del movimento tennistico italiano, Jasmine Paolini, finalista di Wimbledon 2024, guida un'auto elegante e chic nella vita di tutti i giorni

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 13 Luglio 2024 13:34

L’Italia intera, amante del tennis e non, si radunerà davanti allo schermo oggi pomeriggio per supportare Jasmine Paolini. A coronamento di un’entusiasmante cavalcata, la portacolori azzurra disputerà la finalissima di Wimbledon, il torneo più importante, mai vinto da un’italiana. E nemmeno da un italiano. Abituata a non avere regali, la carriera della 28enne di Castelnuovo di Garfagnana (piccolo Comune in provincia di Lucca) è esplosa un po’ in ritardo rispetto a certa colleghe. Tutta colpa di un fisico meno prorompente, ma in quanto a tenacia e senso di disciplina ha pochi eguali.

A un passo dal sogno

Sulla sua strada incontrerà Barbora Krejčiková, numero 31 nella classifica WTA. Insomma, nemmeno lei partiva coi galloni del pronostico. Ed è proprio questo uno dei pregi dello sport: spesso vince il più bravo, non il migliore in assoluto. Poi il fatto che il confronto tra ledue outsider abbia luogo nella prestigiosa cornice inglese conferisce ulteriore fascino.

Sebbene la stella di Jasmine Paolini abbia cominciato a splendere solo negli ultimi anni, c’è chi in lei ha sempre creduto, al punto da eleggerla sua ambasciatrice: un produttore di auto parte di Stellantis. Maserati (di recente finita al centro delle voci su un eventuale ingresso in Ferrari)? Piano, scendiamo di un gradino. Alfa Romeo? No, e neppure Lancia. Il livello è quello occupato dalle due, tuttavia ha “passaporto” francese.

SUV compatto, ma spazioso e raffinato

Sì, DS ha deciso di scommettere su di lei, rapita dal talento e dalla passione messa in campo dalla leonessa. Quando il grande pubblico doveva ancora conoscerla (e amarla), l’asso della racchetta aveva sfoggiato orgogliosa la DS 3 Crossback. Poi chiamato solo DS 3, il SUV compatto vanta un design elegante, interni di ottima fattura e tecnologia avanzata. Le linee, fluide e dinamiche, sono valorizzate dalla caratteristica calandra a “diamante” DS e dai fari LED “a lama”.

Chi desidera “cucirsi” l’auto a propria immagine e somiglianza, ha ampia scelta, data la presenza in listino del tetto a contrasto e dei cerchi in lega di diverse dimensioni. L’ambiente appare raffinato e confortevole, valorizzato da materiali di alta qualità e finiture curate. I sedili ergonomici e l’ampia regolazione del volante contribuiscono a una guida su misura.

Per quanto riguarda le dotazioni, il sistema di infotainment touchscreen è compatibile sia con Apple CarPlay sia con Android Auto, così da rimanere connessi. Le diverse schermate del cruscotto digitale consentono di avere sott’occhio, in maniera costante, le informazioni di guida. Inoltre, riscuote degli ampi consensi il pacchetto di funzioni di sicurezza e assistenza alla guida, costituita da frenata automatica d’emergenza, avviso di deviazione della corsia, riconoscimento dei segnali stradali e tanto altro.

Infine, i fari a LED assicurano una visibilità ottimale in ogni condizione. Venendo ai propulsori, la gamma annovera tre unità a benzina PureTech 1.2L da 100, 130 o 155 CV, per prestazioni brillanti ed efficienti, e due diesel BlueHDI 1.5 da 110 CV o 130 CV, efficienti e dalla coppia motrice elevata. Infine, può essere acquistata nella versione E-Tense, mossa da un powertrain elettrico da 136 CV e batteria da 50 kWh, in grado di garantire un’autonomia fino a 404 km nel ciclo WLTP. Pratica e sofisticata, Jasmine non le ha saputo resistere.