I social possono rendere celebri in breve tempo anche un’auto. È bastata infatti un’immagine postata su Facebook da un abitante di Conegliano per rendere nota una vecchissima Lancia Fulvia che da molti anni ‘occupa’ lo stesso posto. La vicenda (risalente al 2021) sembra provenire da un film, o essere quantomeno frutto della vivace fantasia di qualche internauta buontempone, ma i fatti descritti sono realmente accaduti, il che rende il tutto ancora più affascinante. Talvolta, la realtà supera l’immaginazione, proprio come nella particolare vicenda emersa tra le ‘cronache del web’.
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La rivelazione del proprietario
Questa Lancia Fulvia (seconda serie) è parcheggiata in quel posto dal 1974. Il proprietario dell’auto oggi ha 94 anni, è un ex meccanico della Fiat ed ex edicolante. “Ho gestito l’edicola qui sotto casa per 40 anni assieme alla mia cara moglie, Bertilla, dieci anni più giovane di me. L’auto è del 1970 ed è un cimelio. Quando ho aperto l’attività mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte perché facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro” racconta al Gazzettino.
Il colore dell’auto è ormai di un grigio sbiadito, ha le ruote sgonfie e la ruggine sta aggredendo da anni parte della carrozzeria. Per la Polizia locale la vettura d’epoca risulta regolarmente assicurata e il bollo viene pagato ogni anno.
Questa Lancia Fulvia se la ricorda anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, originario proprio di Conegliano. “Era lì quando andavo a scuola”, ha commentato il governatore.
La storia della Lancia Fulvia
Dal design non particolarmente accattivante, la Lancia Fulvia prima serie ebbe ottimi riscontri di vendita, grazie alla buona qualità degli interni, seppur spartani, all’elevata affidabilità delle parti meccaniche e all’eccellente tenuta di strada. Esteticamente la Lancia Fulvia era facilmente riconoscibile per via della particolare calandra, al cui interno erano inseriti i quattro fari frontali, due per lato.
La Fulvia berlina era costruita nello stabilimento Lancia di Chivasso e aveva una meccanica assai moderna. Tra le caratteristiche tecniche salienti si segnalavano la trazione anteriore, il motore con cilindri (4) a V stretta (12 gradi), i 4 freni a disco
Con una cilindrata complessiva di 1091 cm³ il piccolo V4, alimentato da un solo carburatore doppio corpo verticale, forniva una potenza massima di 58 CV, sufficiente a far raggiungere alla poco aerodinamica Fulvia una velocità massima di 138 km/h.
Nel 1969 la piccola berlina Lancia venne sottoposta a un restyling che generò la seconda serie (per intenderci quella parcheggiata a Conegliano nel nostro articolo). Dal punto di vista estetico le modifiche coinvolsero la coda (ridisegnata) e il frontale (con una nuova mascherina) dotata di nuovi fanali allo iodio.
Anche gli interni (plancia, sedili, pannelli porta) vennero completamente ridisegnati in presenza del nuovo comando del cambio con leva corta a cloche, simile a quella in uso sulla Rallye 1,6 HF. Sotto il profilo tecnico l’innovazione più rilevante fu l’adozione dell’alternatore, novità che si concretizzò con la versione del 1970, integrata dall’adozione di un nuovo cambio manuale a 5 marce della coupé, incluso lo sterzo collassabile e il nuovo impianto frenante Superduplex.