Stiamo vivendo un momento di grandi cambiamenti all’interno del mercato auto. In particolare le principali modifiche riguardano le motorizzazioni. Il livello troppo alto di emissioni e le materie prime che con il tempo potrebbero esaurirsi, hanno spinto l’Unione Europea ad una scelta drastica. Entro il 2035, infatti, non verranno più vendute auto con motori endotermici nel Vecchio Continente.
Naturalmente a sostituire benzina e diesel ci penseranno le auto elettriche, che in questi anni stanno prendendo sempre di più piede. Una svolta epocale, ma forse non ancora definitiva. Alcuni rinomati marchi, infatti, parallelamente all’elettrico stanno lavorando anche su altre soluzioni green come l’idrogeno e i biocarburanti. Lato EV, invece, gli sforzi sono tutti protesi verso lo sviluppo di nuove tipologie di batterie.
Quando si parla di auto elettriche, infatti, al centro delle preoccupazioni di tutti ci sono sempre due fattori: l’autonomia delle batterie e la loro velocità di ricarica. Uno dei freni principali al mercato delle EV in questi anni è stato proprio un certo scetticismo verso le due sopracitate problematiche. La situazione però di recente sta migliorando molto in tal senso.
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Norvegia regina dell’elettrico
Nonostante ciò i dati, almeno per quanto concerne l’Italia, continuano ad essere poco incoraggianti per le auto elettriche. Agosto ha visto un vero e proprio crollo nelle vendite nel nostro Paese. C’è una nazione in Europa però che va decisamente in controtendenza su questo argomento e si tratta della Norvegia.
Il Paese scandinavo, infatti, ha stabilito un nuovo record, le auto elettriche ad agosto hanno raggiunto il 94% del mercato. Primo posto per Tesla Model Y che si attesta sul 18,8% delle vendite. Dietro la vettura di Elon Musk ci sono poi Hyundai Kona e Nissan Leaf. Il tutto è stato comunicato lo scorso 2 settembre dal Consiglio per l’informazione sul traffico strada (Ofv). Per la Norvegia però non si tratta di una prima volta in tal senso. Già a gennaio, infatti, aveva stabilito un precedente record con la quota di mercato delle EV bloccata al 92%.
Il dato della Norvegia deve far riflettere so quanto possano incidere sul mercato auto le strutture e naturalmente i compensi della popolazione. Il Paese scandinavo non a caso è uno dei più avanzati dal punto di vista della rete di colonnine di ricarica e presenta stipendi medi altissimi. Non a caso nel resto d’Europa, invece, le auto con motore ibrido sembrano andare ancora per la maggiore visto che in molti paesi la situazione colonnine non è ancora ben chiara.
La deadline che si sono posti
Produttore di idrocarburi, la Norvegia ha deciso da tempo di portare tutto il parco auto della popolazione all’elettrico. La data di scadenza che si sono posti gli scandinavi è il 2025, quindi ben 10 anni prima rispetto al resto d’Europa. Per dare un boost al settore si è deciso di riservare un trattamento fiscale differente per le EV così da spingere quel determinato mercato.
Per dare una cifra della forbice che c’è attualmente tra la Norvegia e il resto d’Europa, la quota di mercato in UE dell’elettrico è del 12,1%, inferiore ancora per il momento alla benzina (33,4%), alle full hybrid (32%) e alle diesel (12,6%). Insomma nel Paese scandinavo sono decisamente avanti anni luce in tal senso.