La prima puntata di Grand Tour, la serie tv tanto attesa e realizzata da Amazon, ha visto come protagonista una delle nostre maggiori icone. Si tratta infatti di una vettura che è un grandioso simbolo del mercato automobilistico italiano, la Panda, comparsa nella terza stagione con il trio dei terribili tester, Richard Hammond, James May e Jeremy Clarkson. La Panda 4×4 Sisley entra col suo carattere unico nella produzione di questa serie che richiede un investimento di circa 5 milioni di euro a puntata. La nostra super auto è stata trasportata in Colombia per battersi con altri modelli fuoristrada, sicuramente più potenti e costosi.
Alle sfide facili il veicolo italiano, reinterpretazione del modello originale che tra i suoi principali “sponsor” Giovanni Agnelli e Roberto Baggio, è sempre stato un po’ “allergico”. Pertanto, la decisione del terzetto è comprensibile: niente sudditanza psicologica, ma una discesa in campo contro rivali agguerrite, che partivano favorite.
Al debutto ufficiale il pubblico era titubante sul come scioglierla: avrebbe rispettato le attese o superate? Sulla base delle dichiarazioni di apertura rilasciate dai portavoce ufficiali della compagnia era difficile sbilanciarsi. Nessun produttore, del resto, metterebbe alla mercé i difetti o, qualora le preferiate, le aree migliorabili delle rispettive creazioni: sarebbe paradossale. Sottoposta al banco di prova, i clienti hanno, però, constatato che le qualità declamate erano verde.
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Dalla matita di Giorgetto Giugiaro
Sono passati ormai 32 anni anni dal lancio della Panda Sisley e ancora nell’episodio è riuscita a dimostrare delle caratteristiche che già ai tempi l’avevano fatta paragonare a degli off-road celebri e di lusso. Tra le sue peculiarità non possiamo non citare la leggerezza complessiva di 740 kg di peso e le dimensioni ridotte, oltre alla potenza sprigionata dal 4 cilindri 999 cc di 48 Cv.
Giorgetto Giugiaro fu il creatore di questa Panda 4×4, che aveva lavorato per Fiat sia disegnandone le linee sia pensando alla sua ingegneria e progettando una variante con trazione anche al retrotreno. Al modello presentato al Salone di Ginevra del 1980 si aggiunse quello a trazione integrale 3 anni dopo, la prima 4×4 con motore da 965 cc in grado di erogare 40 Cv di potenza.
Scocche rinforzate
Lo stabilimento Fiat di Termini Imerese era la sede di produzione e assemblaggio della Panda, le cui scocche del modello normale vennero rinforzate. Nel settembre del 1985 venne creata la Nuova Panda 4×4, la seconda versione prodotta in sole 5.000 unità. Il modello che invece apparirà nella prima puntata di Grand Tour, la serie tv di successo arrivata oggi alla sua terza stagione, è la Fiat Panda 4×4 Sisley, che prendeva il nome da un noto brand di abbigliamento.
Fu lanciata nel 1987 come versione speciale, con interni unici che presentavano pannelli beige, un quadro strumenti realizzato ad hoc, i sedili in finta pelle beige e alcantara lussuosi, la moquette beige e il rivestimento del cielo in vellutino. Oggi è molto ricercata dai collezionisti perché prodotta in edizione limitata, con una dotazione più ricca rispetto agli altri modelli. Presentava ad esempio i cerchi verniciati color avorio con borchie, un portapacchi inedito, i lavafari, la presa d’aria sul cofano, gli adesivi Sisley sulle portiere e i paraspruzzi dietro con il logo a forma di canoa stilizzata.