Regione Lombardia, ora è ufficiale: queste auto storiche non pagheranno più il bollo

La Regione Lombardia ha riconosciuto il RIVS, che consentirà alle auto e moto tra i 20 e i 29 anni di essere esentate completamente dal bollo

Foto di Tommaso Giacomelli

Tommaso Giacomelli

giornalista automotive

Nato e cresciuto a Lucca, laureato in Giurisprudenza a Pisa, sono riuscito a conciliare le due travolgenti passioni per auto e scrittura. Una grande fortuna.

Pubblicato: 23 Maggio 2024 09:55

Una rivoluzione che è come un balsamo per i possessori di auto ultra ventennali in Lombardia, infatti la Regione ha accettato – seguendo l’esempio di Valle d’Aosta e Abruzzo –  il RIVS (Registro Italiano Veicoli Storici) e adesso può certificare le auto con età compresa tra i 20 e i 29 anni per l’esenzione totale del bollo. Dopo tanti ostacoli, arriva una gradita manna dal cielo a chi ha nel cuore le automobili del passato, a patto che queste siano di reale valore storico e conformi all’originalità.

Niente bollo se riconosciuto il valore storico

Quindi, in Lombardia auto e moto tra i venti e i trent’anni possono godere di un bel privilegio, senza dover pagare il bollo. Tuttavia, il RIVS fornisce un aiuto molto rilevante a tutti coloro che detengono un veicolo compreso in questa età, ma per beneficiare dell’esenzione dalla tassa di possesso regionale è necessario rispettare dei requisiti saldi. Il Registro Italiano Veicoli Storici, o RIVS, ente incaricato di salvaguardare il patrimonio culturale rappresentato dalle auto d’epoca, verifica e certifica l’effettiva originalità storica.

Questo è un punto che non può mai venire meno. La macchina o la motocicletta da iscrivere all’ente deve rispecchiare tutti i parametri di originalità del caso. Come evidenziato sul sito del Registro, per ottenere l’esenzione del bollo le auto devono ottenere il certificato CSS, che si può richiedere attraverso una procedura guidata che trovate nel dettaglio sul sito del RIVS. Una volta completa in ogni sua parte la procedura, il Registro provvederà a inviare alcuni documenti da compilare e firmare, in particolare il DAS, “Domanda di Ammissione a Socio”, il Modulo della regione Lombardia e il CSS, “Certificato Speciale di Storicità” per tutti i veicoli per i quali si chiede l’esenzione.

La comunicazione dell’esenzione dal bollo

Ottenuta tutta la documentazione richiesta, l’ente manderà successivamente una PEC alla Regione Lombardia (che intanto si è occupata di proporre incentivi) e informerà l’utente a seguito dell’ottenimento dell’esenzione, di norma entro 60 giorni. Il presidente RIVS, Rossano Nicoletto, ha dichiarato: “Per la modifica di legge che ha permesso il raggiungimento di questo storico risultato, ringraziamo il primo firmatario dell’emendamento, il capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Alessandro Corbetta, che ha accolto così le richieste di moltissimi club, tra cui quelli affiliati RIVS, presenti nella Regione“.

Questa decisione ha finalmente favorito gli appassionati lombardi dando loro una ulteriore alternativa ai soliti 5 registri riconosciuti dal Comma 4 art. 60 del Codice della Strada e, in particolare, al classico monopolio di fatto. Stiamo parlando – conclude Nicoletto – dell’ente nazionale che annovera tra i propri soci il 90% degli utenti che usufruiscono di tali agevolazioni. Crediamo che finalmente siano maturi i tempi per far sì che il Ministero dei Trasporti vada nella direzione di garantire un maggior pluralismo nel settore del motorismo storico anche a livello nazionale”.

Per tutti i collezionisti, o aspiranti tali, questa soluzione assomiglia proprio a una salvezza e uno stimolo in più a salvaguardare il proprio custode del passato a quattro o due ruote. Nonostante le limitazioni alla circolazione dei veicoli a Milano, e non solo, riuscire a tutelare un pezzo di storia con un piccolo aiuto è uno stimolo importante.