Credeva di passarla liscia, veloce come un fulmine. Gli è andata male. A Rimini, in via Settembrini, una strada trafficata e spesso percorsa da pedoni diretti all’ospedale, il guidatore incosciente ha deciso di dare vita a uno “show personale”. In un tratto dove la tolleranza massima è di 50 km/h, con un margine fino a 60, un autovelox lo ha immortalato mentre sfrecciava a 121 km/h. Cosa gli sia passato per la mente se lo chiede la popolazione, una volta venuto a conoscenza del fatti, riportato dalla stampa locale. Anche se non sarebbe nemmeno il caso di dirlo, una condotta del genere è molto pericolosa.
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Atto di ribellione pagato a caro prezzo
Il rischio di nuocere a sé stessi o agli altri, perdendo il controllo della vettura, dovrebbe dissuadere da certe azioni. Magari ci penserà la salata sanzione a far sbollire i “bollenti spiriti”. In osservanza del Codice della Strada, al colpevole sono stati decurtati 10 punti della patente e gli toccherà pagare una multa di 1.100 euro. Un provvedimento esemplare, necessario a scoraggiare simili condotte, che aiutano a capire perché, ancora oggi, il tema delle vittime della strada sia tanto di attualità. Per quanto le aziende continuino ad apportare delle tecnologie nuove, spinti dagli organi politici, il buon senso di mettersi al volante risulta il grande assente.
Lo ha rivelato pure una recente ricerca attestante l’aggressività degli automobilisti italiani. Nervosi e improntati a litigare tra di loro, c’è chi prima di mettersi alla guida addirittura consuma sostanze alcoliche e stupefacenti. A partire dal mese prossimo, su direttiva europea, i Costruttori avranno l’obbligo di integrare il limitatore elettronico di velocità. Utile magari a scongiurare le “prodezze” di alcuni conducenti, ad esempio quello di percorrere l’autostrada a 255 km/h, meno in tali circostanze. I 121 km/h rilevati sarebbero ok in autostrada, non in un centro urbano.
Incolumità a rischio
“Credo sia doveroso da parte nostra continuare a stigmatizzare questi comportamenti che violano le norme basilari del Codice della Strada, spiega l’amministratore – ha dichiarato l’assessore alla sicurezza, Juri Magrini, assessore del Comune di Rimini -. Il superamento dei limiti di velocità, soprattutto nelle strade cittadine come questa, mette a rischio l’incolumità non solo dei responsabili, che sono al volante, ma anche di tutti i cittadini che possono frequentare aree così densamente popolate. In questo senso non aiutano di certo alcune nuove norme, entrate in vigore da qualche giorno, relative all’uso degli autovelox in città. Limitazioni all’uso di questi strumenti, in dotazione alle Forze di Polizia, che in alcuni casi sono pericolose e in altri sono superflue.
A Rimini, ad esempio, non esistono strade con limite di velocità di 30 km orari, in cui siano mai stati installati questi apparecchi di rilevazione della velocità – aggiunge Magrini –. Va infine precisato che gli unici autovelox fissi, posizionati sul territorio comunale, cioè quelli in via Settembrini, via Euterpe e via Tolemaide, hanno ottenuto già da diversi anni tutte le autorizzazioni necessarie, concesse dalla Prefettura, in quanto valutati come luoghi e passaggi pericolosi, in cui è stata riscontrata e dimostrata un’alta incidentalità e un maggiore rischio per i cittadini”.