I segnali stradali italiani sono tantissimi, ognuno con una propria utilità, e quando ce li ritroviamo davanti mentre guidiamo o li studiamo a scuola guida, dobbiamo essere pronti a riconoscerne subito il significato. Tutti ricordiamo le difficoltà di superare il test di teoria e in più da quest’anno è cambiata qualche limitazione per i veicoli che i neopatentati possono guidare, rendendo l’alimentazione elettrica un’alternativa seducente.
Sebbene molti cartelli siano intuitivi e comunque li incontriamo spesso, altri sono decisamente più complicati da interpretare, un po’ perché la raffigurazione è meno chiara e un po’ perché è più raro imbattersi in uno di essi. Resta, tuttavia, di fondamentale importanza dare il giusto significato: uno studente di scuola guida può trovarlo nel temutissimo quiz, nonostante i trucchi per non sbagliarlo, e un automobilista invece può trovarlo mentre è al volante ed è quindi importante per la sua sicurezza riuscire a interpretarlo. Vediamo quali sono i segnali stradali ritenuti più difficili e diamo loro un senso.
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Pericolo generico
Lo sappiamo, il triangolo con il vertice verso l’alto e il bordo rosso indica un pericolo fra 150 metri. Di quale si tratti, lo si evince dalla raffigurazione. Uno, però, ha solo un punto esclamativo nero al suo interno.
Questo segnale ci chiede di prestare attenzione a un pericolo generico per cui non esiste un segnale apposito. A volte, sotto di esso è applicato un altro cartello integrativo ma in ogni caso, è necessario guidare con prudenza.
Dare precedenza
Il segnale a forma triangolare con il bordo rosso, lo sfondo bianco e la punta verso il basso significa che bisogna dare precedenza agli altri veicoli sulla strada su cui ci si sta per immettere.
Di solito, è integrato con la segnaletica orizzontale sull’asfalto, che rappresenta piccoli triangoli bianchi con la punta diretta verso il conducente e può essere completato da un altro segnale sull’asfalto, un triangolo bianco più grande e dalla forma allungata con la punta sempre rivolta verso il conducente.
Zona residenziale
Se si incontra un cartello quadrato di colore blu e che raffigura due sagome bianche, un maschio e una femmina, intenti a giocare a palla con dietro di loro una casetta e un alberello, anch’essi bianchi, la prima reazione può essere di confusione. Ovviamente, non rappresenta una scuola nelle vicinanze, come il triangolo dal bordo rosso con le figure in nero che attraversano, ma cosa vuol dire allora?
Si tratta dell’inizio di una zona residenziale – lo stesso cartello sbarrato ne indicherà la fine – e richiede determinate norme di comportamento, che saranno enunciate in un cartello integrativo sotto.
Via libera
Un altro segnale complicato da interpretare è un semplice cerchio bianco con al suo centro una striscia nera. È un segnale che vuol dire “via libera” oppure “fine prescrizione” e significa che, da quel momento in poi, i precedenti obblighi non sono più imposti.
Pericolo vento laterale
C’è un cartello di pericolo il cui significato è confuso e dentro il triangolo raffigura una linea nera da cui parte un imbuto a strisce bianche e nere.
Questa fantasiosa illustrazione indica la presenza su un tratto di strada di un forte vento laterale quando si è in prossimità di zone come viadotti esposti, uscite di galleria e situazioni simili.
Croce di Sant’Andrea
Più unico che raro, è un segnale che non è disegnato dentro una forma geometrica. È composto da due fasce di legno bianche e rosse incrociate. Si tratta della croce di Sant’Andrea, un singolare segnale di pericolo che si trova in prossimità dei passaggi a livello, a non meno di 20 metri.
L’unico tipo di passaggi a livello davanti a cui è posto, però sono quelli rasi, quindi sullo stesso livello, e senza barriere. Il suo scopo è rendere il passaggio visibile agli automobilisti, intimando loro di guidare con cautela.