Conosciamo il MUV, il veicolo multiuso dell’Esercito Italiano della Difesa

Si chiama MUV, è nato nel 2018 ed è usato dall’Esercito Italiano per la Difesa del Paese. Scopriamo di più sul veicolo leggero multiuso prodotto da Iveco

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Silvia Giorgi

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Silvia Giorgi è una web content writer specializzata in automotive, accreditata FIA. Ha collaborato con testate nazionali e internazionali.

Pubblicato: 24 Agosto 2024 12:40

Si chiama MUV, acronimo di Military Utility Vehicle, ed è un vero maestro di difesa. Stiamo parlando del veicolo 70.20, un mezzo leggero utilizzato dall’Esercito Italiano della Difesa. A occuparsi della sua creazione è stata Iveco, grazie al proprio settore di Bolzano, dedicato alla produzione di veicoli speciali per la difesa. Conosciamolo meglio.

MUV, caratteristiche polivalenti

Il MUV è stato presentato per la prima volta alle caserme nel 2018 ma già da tempo si sapeva del suo arrivo. In sostituzione a modelli ormai desueti ma famosissimi, come per esempio i VM-90 Torpedo, in servizio da 35 anni fino al 2018, questo nuovo veicolo avrebbe stupito per prestazioni e versatilità.

MUV è stato progettato per essere un veicolo militare leggero e con una configurazione 4×4 permanente con differenziali bloccabili. Per la sua evoluzione, Iveco è partita dalla cabina commerciale dell’Iveco Daily e ha poi provveduto a irrobustirla in modo opportuno e a personalizzarla. Il mezzo è configurato con una doppia cabina e un vano di carico sul retro e ha una capacità di carico utile di 3,65 t, non sospettabile se lo si guarda dall’esterno. Il suo look, infatti, è quello di un comune furgoncino ma all’interno è a tutti gli effetti un sofisticato e resistente veicolo militare, che se le esigenze lo richiedono può essere leggermente blindato, e che è pronto ad affrontare tutti i tipi di sfida insieme all’Esercito Militare Italiano della Difesa.

Inoltre, ha aggiunto uno schema meccanico e di sospensioni che sono un classico dei mezzi militari e può trasportare fino a 9 passeggeri più il conducente, tutti con la loro attrezzatura completa. Questo veicolo multifunzione è stato progettato per essere robusto e mobile, una caratteristica appositamente studiata per facilitarne l’adattamento in condizioni estreme. Non a caso, infatti, il cuore del MUV, il motore, è stato creato in modo specifico per operare in ambiti scomodi per qualunque altra vettura: da -32° C a +49°C e il veicolo può essere alimentato anche con i carburanti NATO.

Un veicolo italiano alla conquista della Svezia

All’inizio, questo MUV ricevette un’accoglienza tiepida. Venne presentato a Eurosatory nel 2018 ma non mancarono le polemiche. In molti, infatti, lo consideravano troppo simile al modello Iveco di cui parlavamo prima, e quindi lo definivano una variante militarizzata del Daily. Tuttavia, le sue ottime caratteristiche tecniche fecero cambiare idea, e conquistò con la sua efficienza.

Basti pensare che l’M70.20 ha partecipato come scorta dell’Esercito Italiano a giugno del 2024 alla Mille Miglia, edizione che ha visto molti VIP in gara, in cui hanno sfilato, andando per “mille miglia”, diverse auto storiche e bellissime. Il compito di questo veicolo è stato appunto scortare i due modelli delle Forze Armate, la FIAT “Campagnola” e la Lancia Aprilia Berlina, tagliando il tragiuardo della manifestazione.

Il successo di questa vettura, però, non si limita all’Italia. Nel 2023, infatti, la Svezia – da sempre in prima linea quando si parla di innovazioni, dalla microcar smontabile alla prima strada che ricarica le auto – ha strizzato l’occhio al MUV, stringendo un accordo con Iveco per averne uno simile nel proprio Esercito. A Stoccolma, infine, si è deciso di firmare un accordo Quadro che si estende dal 2023 al 2027 e con un possibile rinnovo di cinque anni. Iveco si impegna a fornire la piattaforma di base per poi procedere a personalizzarlo in almeno dodici allestimenti.

Un mezzo fuoristrada di tutto rispetto, il MUV 70.20, con tutti gli elementi di sicurezza presenti sulle automobili moderne e molto apprezzato, tanto dalle forze di polizia italiane che dall’esercito.