Molto probabilmente uno degli elementi che ancora oggi, da decenni, accomuna tutte le tipologie di auto, è destinato a sparire, almeno nel caso di alcuni brand, aperti allo sviluppo di soluzioni alternative, in linea con i netti progressi compiuti sul versante tecnologico di recente. Nello specifico, il "tema del giorno" sono i tergicristalli, un elemento essenziale a garantire il corretto assolvimento delle funzioni di una vettura.
Provate un attimo a immaginare: quanto sarebbe pericoloso circolare nel traffico durante le giornate piovose? Tanto, troppo. Nella corsa al successo sulla scena globale, Tesla tira, però, ora fuori il proverbiale coniglio dal cilindro, sotto forma di una proposta originale, orientata a scombussolare gli equilibri.
L'ossessione dell'innovare
Sin dalla nascita la Casa automobilistica di Elon Musk ha tentato di prendere le distanze dalle realtà storiche. Reduce da una brillante carriera nel comparto dell'hi-tech, il tycoon sudafricano ha condiviso la sua mentalità avanguardista, aperta alla costante ricerca di sistemi unici, tra le fila del brand a stelle e strisce. L’azienda di Palo Alto (California) tiene fede alla propria reputazione, mediante il deposito di un brevetto volto a sostituire i tergicristalli classici con dei raggi laser adatti alla pulizia del parabrezza mediante un impianto avanzato.
Tesla sta lavorando a questo nuovo progetto mai visto prima d’ora, già da un paio di anni. Il dispositivo fa parte di un brevetto Pulse Laser Cleaning of Debris Accumulated on Glass Articles in Vehicles and Photovoltaic Assemblies. Nota in tutto il mondo per le sue vetture a zero emissioni e la personalità fuori dagli schemi del CEO, ha pensato a definire uno schema di raggi laser da impiegare a mo' di tergicristalli, in grado di pulire in modo automatico i vetri della macchina.
Cosa dicono le carte
Secondo il piano, il flusso laser dovrebbe essere inviato da sensori appositi ubicati sul cofano, sulle fiancate e nella parte posteriore della vettura. Poi, è chiaro: anche se è stato depositato, il brevetto rimane un "pezzo di carta", mancano i fatti. E vediamo dove si spingerà l’azienda. Un'ipotesi caldeggiata dagli ottimisti vede il debutto dell'inedito sistema di lavaggio dei vetri della Tesla sul Cybertruck, il pick-up presentato a novembre 2019 in forma prototipale, in effetti sprovvisto di tergicristallo.
A suffragare l'idea la natura futuristica del mezzo, un concentrato di scommesse tecniche. Per il momento comunque non possiamo parlare di certezze, ma solo accampare teoria, e non sappiamo se la curiosa trovata sarà mai applicata sui veicoli di serie del marchio.
Tesla sta, infatti, sviluppando pure i nuovi tergicristalli elettromagnetici, i quali sarebbero, manco a dirlo, meno complicati da produrre. Quindi, Elon Musk sarà forse tentato di "accontentarsi", sebbene le ambizioni dell'uomo d'affari siano elevate. Quanto ci è stato reso possibile apprendere oggi in più rispetto a un paio di anni fa è la presenza del brevetto, depositato presso gli appositi centri, poi bisogna vedere cosa succederà. La compagnia americana, intanto, potrebbe essere la prima ad abbandonare i tergicristalli classici a cui siamo abituati tutti, e a rimpiazzarli con dei raggi laser, per una pulizia all’avanguardia.