Il tetto in vetro delle auto elettriche, non è solo estetica

Lo splendido colpo d'occhio offerto dal tetto in vetro è soltanto una delle ragioni che spingono le Case produttrici di vetture elettriche a ricorrervi

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 8 Settembre 2024 11:00

I tetti in vetro stanno diventando sempre più comuni nelle auto elettriche, trasformando radicalmente l’esperienza di guida. Un non professionista potrebbe immaginare che sia una soluzione fine a sé stessa, solo estetica, anziché funzionale. In realtà, come indicano gli addetti ai lavori, una serie di vantaggi e tecnologie supportano la decisione.

L’estetica è solo uno dei motivi

Partiamo, però, dalla base: l’impatto visivo è innegabile. Sul conto delle BEV permangono delle critiche circa la loro presunta poca personalità. L’assenza dell’iconico rombo del motore a combustione, sostituito dal completo silenzio, del powertrain green toglie carattere. Probabilmente un giorno, quando saremo abituati alle full electric, certe dichiarazioni strapperanno un sorriso. La (presunta) scarsa virilità tratterebbe i conducenti dall’ordinarne una, secondo quanto riportano alcuni studi di settore.

Per questo i marchi di lusso, da Ferrari a Lamborghini, hanno intenzione di correre ai ripari, creando in maniera artificiale il “ruggito” del cuore pulsante. Mentre gli ingegneri del suono conducono i test in laboratorio, chi produce già le auto elettriche fa leva su altri componenti, quale, appunto, il tetto in vetro. Che conferisce un aspetto moderno, elegante e aerodinamico. La sensazione di spazio e luminosa all’interno dell’abitacolo è amplificata, per un ambiente e rilassante.

Lo abbiamo accennato in apertura, senza entrare nel merito della questione. Al di là dell’immagine, la scelta ha dei risvolti positivi pure su ulteriori versanti. I rivestimenti speciali con cui sono trattati i tetti in vetro bloccano, innanzitutto, i raggi ultravioletti e riducono l’ingresso di calore nel veicolo. Ciò si traduce in un maggiore relax a bordo e in un impiego ridotto dell’aria condizionata, con conseguente aumento dell’autonomia della batteria.

Dunque, ricorrere al componente permette di affrontare una delle principali note dolenti delle full electric. In confronto al passato gli operatori hanno compiuto dei sensibili progressi, ciononostante i dubbi persistono. Ad alimentarli le infrastrutture di ricarica, tuttora poco diffuse. Nei Paesi più sviluppati le colonnine sono aumentate in misura significativa, ma è possibile fare ancora di meglio.

Il vetro utilizzato per i tetti è spesso temperato o stratificato. Ciò si traduce in una spiccata resistenza agli urti e garantisce la sicurezza dei passeggeri in caso di incidente. Certi modelli di full electric presentano, inoltre, la tecnologia di oscuramento automatico. In grado di adattarsi alle condizioni di luce esterne, contribuisce al comfort degli occupanti.

Le sfide future

Le opportunità offerte dai tetti in vetro sono in continua evoluzione. I progettisti esplorano via via modalità di applicazioni innovative, ad esempio i pannelli solari integrati. L’integrazione di celle direttamente nel vetro permetterebbe di generare energia elettrica. Ciò aiuterebbe ad allungare la percorrenza del mezzo o ad alimentare i sistemi di bordo.

Una seconda area nella quale vengono immesse delle cospicue risorse consiste nei materiali fotovoltaici innovativi. Perfezionati in termini di efficienza e flessibilità, si adatteranno benissimo alle curvature. I tetti potrebbero poi cambiare colore, mediante delle speciali pellicole elettrocromatiche. In base alle preferenze del conducente o alle condizioni di luce esterno, sapranno cambiare tonalità o opacità. E di idee del genere se ne contano parecchie altre, ma, a prescindere dall’evoluzione futura, avvalersi dell’opzione conviene, soprattutto nelle auto elettriche.