Tom Cruise è l’ultimo grande protagonista delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il divo di Hollywood è celebre per essere un animo spericolato, un attore che rifiuta di utilizzare le controfigure interpretando in prima persona le più incredibili peripezie. E così ha fatto anche alla Stade de France, l’impianto nel cuore della capitale francese teatro della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici. Dopo essersi calato dal tetto, l’attore americano ha recuperato la bandiera coi cinque anelli ed è salito in sella a una moto per portare il prima possibile questo simbolo a Los Angeles, che sarà la prossima città a ospitare le Olimpiadi 2028.
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Tom Cruise sfreccia per Parigi
Come Ethan Hunt, l’eroe cinematografico protagonista di “Mission Impossible“, Tom Cruise si è gettato da un elicottero per planare sulla collina di Hollywood, dove giace la famosa scritta, per piazzare il simbolo olimpionico e inserire i cerchi che mancano per dare il benvenuto alle prossime Olimpiadi. Ovviamente, il filmato con Tom Cruise che sfreccia per le vie notturne di Parigi in sella alla sua moto senza casco hanno alimentato qualche polemica al riguardo. Ovviamente la sicurezza viene prima di tutto e bisognerebbe essere da esempio, però – provando a dare una giustificazione – in qualche modo è stato fatto un tentativo per riprodurre l’iconica scena di Top Gun, con il giovane attore che sfrecciava sulla sua moto senza casco, coi capelli al vento, su una pista per aerei. Un pezzo di storia del cinema.
Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori della Polizia Stradale (Asaps), ha criticato apertamente Tom Cruise per la sua performance. Biserni ha dichiarato: “Non sapevo che lo ‘spirito Olimpico’ potesse esentare dall’uso del casco in moto. La sceneggiatura non merita una medaglia!“. Quindi, niente medaglia per Tom Cruise a livello di sicurezza stradale.
La moto della cerimonia
La moto utilizzata dal divo per il suo momento parigini è la LiveWire S2 Del Mar, un’elettrica che utilizza la piattaforma Arrow che si caratterizza per il pacco batteria strutturale, a cui sono collegati direttamente alcuni elementi della moto come il forcellone e il motore. A livello di specifiche tecniche, la motocicletta può contare su di una potenza di 63 kW (86 CV), quanto basta per accelerare da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) in 3 secondi e raggiungere una velocità massima di 103 miglia orarie (circa 166 km/h).
Il motore è alimentato da una batteria con una capacità di 10,5 kWh che consente un’autonomia di 113 miglia (182 km) in ubrano. In autostrada, ad una velocità di 70 miglia orarie (circa 113 km/h), la percorrenza si abbassa a 43 miglia (69 km). Proprio per questo motivo si tratta di un modello più orientato a un utilizzo prettamente cittadino. La moto permette anche la ricarica in corrente alternata tramite le colonnine pubbliche (20-80% in 78 minuti). Non è presente il supporto per i rifornimenti di energia in corrente continua. LiveWire S2 Del Mar dispone di ammortizzatori SHOWA e supporta gli aggiornamenti OTA. Insomma, una moto che ora ha guadagnato la ribalta mondiale e un piccolo spazio all’interno della storia dello sport grazie alla sua fortunata comparsata con una star del calibro di Tom Cruise.