La notizia di un dispositivo in grado di rendere la targa invisibile di un’auto con un semplice click ha fatto il giro del web, destando l’interesse di parecchi automobilisti. In effetti, l’idea di poterla oscurare temporaneamente risulta parecchio allettante, per sfuggire agli autovelox o tutelare la privacy. Tuttavia, dietro l’invenzione si nasconde un lato oscuro da conoscere a fondo, prima di pentirsene in un secondo frangente. L’impiego del sistema è, infatti, illegale e comporta seri rischi a carico di chi ne usufruisce.
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Le sanzioni sancite dal testo legislativo italiano
Le presunta maglie larghe della legalità offrono l’opportunità di interpretare la normativa in maniera ambigua. Così si alimenta l’idea che il dispositivo costituisca una furbata innocente, e invece no. Sperare di passarla liscia vuol dire essere un po’ troppo ottimisti. A tal proposito, il Codice della Strada fissa delle precise indicazioni: oscurare la targa, anche solo in via provvisoria, costituisce una grave violazione. Per quanto riguarda le pene, oltre alla multa, che può arrivare fino a 7.953 euro, visto che si configurano gli estremi della contraffazione.
Ricorrervi significa compiere un’ingiustizia verso gli altri utenti della strada e delle Forze dell’Ordine, a discapito della sicurezza e di tutti gli utenti della strada. In caso di incidenti o infrazioni, la targa serve, infatti, a identificare il veicolo e il suo conducente. Ostruirla impossibilita l’identificazione e vanifica le attività di controllo e repressione delle trasgressioni. Inoltre, in alcune circostanze estreme, l’utilizzo del dispositivo rischia di determinare un reato penale, quali la resistenza a pubblico ufficiale o la falsa attestazione di identità: di male in peggio.
“Dopo la foglia magnetica copri-targa, mi segnalano un altro espediente ingegnoso e assolutamente fuorilegge! – riferisce Luca Abete, storico inviato di Striscia la Notizia, in un vecchio post su Instagram -. Basta un click con il telecomando e la targa si annebbia e diventa illegibile ai sistemi automatici di lettura! Se avete intenzione di procurarvelo, sappiate che la cornice risulta evidentissima e quindi in caso di controlli, son dolori… Insomma l’ennesima furbata che può mettervi davvero nei guai!”.
La vera “furbata” è il buon senso
In definitiva, l’idea di circolare liberamente grazie a una targa invisibile è una pia illusione. I sistemi di accertamenti automatici di ultima generazione sanno rilevare anomalie e trasgressioni, attivando nell’immediato i protocolli di verifica. Inoltre, i vigili urbani e le Forze dell’Ordine hanno comunque modo di identificare il mezzo e il suo conducente con controlli di tipo manuale. E, come spiega Abete, la cornice spessa ed evidente dà nell’occhio.
Ci troviamo, in sostanza, davanti a una truffa “bella e buona”, che prova a fare leva sull’ingenuità dei guidatori. Adottare una condotta corretta significa essere dei cittadini modello. La vera “furbata” è applicare il buon senso, in conformità alla legislazione nazionale. Invece di lasciarsi persuadere da finte promesse, è meglio ripassare le normative contenute nel Codice della Strada, limitandosi a osservarle. Nessun trucco, nessun inganno. Quando viene il momento di mettersi al volante, bisogna essere previdenti e osservare in maniera meticolosa le direttive delle istituzioni, improntate alla sicurezza generale.