Parliamo di supercar estreme, quelle che ad un solo sguardo ci fanno venire i brividi. E quando lo facciamo, uno dei protagonisti è spesso lui, il Sultano del Brunei, possessore di differenti supercar molto rare, spesso citato in differenti riviste di settore.
Quella di cui parliamo oggi è la sua magnifica Cizeta V16T, la supercar realizzata a Modena e che forse in molti non ricordano o non conoscono affatto, vettura con motore trasversale da 16 cilindri, rarissima e unica, realizzata in soli dieci esemplari.
Non è solo la tecnica di questa meravigliosa V16T a stupirci, anzi, tante sono le sue particolarità. Ha uno stile da Lamborghini e ben quattro fari a scomparsa. Il disegnatore infatti è proprio Marcello Gandini, non uno qualunque, colui che ha pensato e reso realtà la fantastica Lamborghini Diablo. Linee e forme della Cizeta V16T sono nate per lanciare sul mercato la vera e propria erede della Countach, altra vettura storica del brand.
In questo progetto hanno partecipato anche altre personalità che contano, come Claudio Zampolli, ingegnere proprietario del marchio Cizeta (che infatti prende proprio il nome dalle sue iniziali “CZ”) e Giorgio Moroder, noto produttore discografico, compositore e disc jockey italiano, che fu uno dei più rilevanti investitori del progetto, che all’inizio era stato battezzato con l’appellativo di Cizeta-Moroder. Il produttore poi invece abbandonò l’accordo, pur essendo uno dei soli dieci fortunatissimi acquirenti di una V16T.
Per quei pochi che hanno la possibilità di comprarne una, oggi è possibile. Vediamo infatti in vendita l’esemplare appartenuto al Sultano del Brunei in un concessionario Curated di Miami. Nei prossimi mesi verranno fatti tutti i lavori di restauro e l’auto sarà poi venduta. Oltre alla rarità della gamma, si tratta proprio dell’unica variante uscita di fabbrica in Blu Cobalto Metallizzato, con numero di telaio 101. Tra i vari interventi di restauro, verranno sicuramente sostituite le componenti soggette ad usura nel tempo. L’auto infatti esteticamente sembra nuova, il suo contachilometri segna che non sono stati percorsi nemmeno 1.000 km in tutto, è fermo a 983 km.
Il 16 cilindri a V vanta la potenza estrema di 540 cavalli, comprando l’auto è necessario mettere in conto anche la manutenzione del motore progettato da Oliviero Pedrazzi, ha 64 valvole, otto alberi a camme, quattro testate, due sistemi di iniezione e due cinghie di distribuzione.