La Ford Mustang di Steve McQueen è tornata e ha gli interni Ferrari

La rivisitazione di un’auto unica che ha fatto la storia e che tutti noi conosciamo, un simbolo degli anni '60: torna la Ford Mustang con interni Ferrari

Pubblicato: 10 Ottobre 2018 17:01Aggiornato: 6 Luglio 2024 01:43

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Le Ford Mustang del periodo che va dal 1965 al 1968 sono ancora oggi molto apprezzate e ve ne sono diverse magnificamente restaurate. A colpire non è solo la rinomata bellezza estetica, bensì anche quanto si può trovare a bordo. Tutto è costruito con la tecnica degli anni ’60, come ad esempio la radio AM, i freni a tamburo, i finestrini, i rivestimenti in vinile e altre parti richiamante quegli anni di produzione. Tom Scarpello, uomo con un passato in Ford, Nissan, Infiniti, Jaguar, ha deciso di realizzare dei veri e propri modelli di nicchia assomiglianti a pezzi d’epoca, in realtà nuovi di zecca, arricchiti di ogni aggiornamento tecnologico attuale.

Il progetto Revology

Si tratta del progetto di Revology, avente il quartier generale in Florida, a Orlando, impegnato dal 2014 a costruire esemplari su misura a seconda delle esigenze e dei gusti dei pubblico. Ha saputo distinguersi la Mustang GT 2+2 del 1968, davvero simile al gioiello impiegato nel film Bullitt di allora da Steve McQueen. Sebbene abbia linee più corpose, gli è stato donato un tocco di raffinatezza aggiuntiva, ha dichiarato Scarpello. Il risultato è originale:, sembra di vedere un bellissimo abito elegante indossato a pennello da un uomo dal fisico massiccio. Le soluzioni realizzate ad hoc non sono di certo economiche. In genere, partono da 180.000 dollari o 190.000 e quella di cui stiamo parlando ha un prezzo di 180.680 euro. Ad esempio, invece, la riproduzione della Shelby GT 500 ad alte prestazione è stata venduta a 230.000 dollari.

La Mustang GT frutto del sapiente lavoro di Revology è destinata a un cliente giapponese e si tratta della prima vettura rivestita negli interni con pregiata pelle italiana del medesimo fornitore della Ferrari. La consolle centrale, a differenza dell’originale, è ricoperta con tale tessuto, alla pari del bagagliaio, dei pannelli delle portiere, del volante, dei sedili, del cruscotto e del rivestimento del tetto. Sotto il cofano pulsa un motore otto cilindri Coyote da 5 litri, in grado di sprigionare una potenza di ben 435 CV.  La trasmissione è automatica a 6 marce e la vettura possiede anche una telecamera adibita alla navigazione.

Più che una restaurazione

John McCormick, un portavoce di Revology, ci tiene a respingere l’etichetta di restauratore di mezzi d’epoca. Al contrario, si occupano di veri e propri pezzi nuovi di zecca, parecchio simili nelle fattezze ai capolavori del passato. L’azienda, infatti, acquista i componenti da un fornitore e poi li modifica allo scopo di inserire delle funzioni contemporanee tipo le fotocamere, le schermate di navigazione e i dispositivi bluetooth.

Gli acquirenti di Revology sono principalmente uomini tra i 50 e i 60 anni che hanno già avuto queste auto in passato, da ragazzi, e ora vantano una ricchezza sufficiente da riottenere l’auto dei sogni, una Mustang richiamante i loro tempi d’oro, proprio come quella guidata Steve McQueen nel ’68. Delle gemme dai tocchi vintage, ma avanzate in termini di comfort, la tecnologia e impianti di protezione. Se desideri sentirti un po’ Steve McQueen in Bullitt, ma desideri un propulsore evoluto e una posizione confortevole e solida, Revology è la risposta: la costruisce su misura per te.