Chi l’avrebbe detto che un giorno la cara, vecchia Renault 4 sarebbe ritornata, e per giunta per salvare vite umane? Eppure eccola, la moderna elettrica rivestita di un’armatura rossa fiammante, con le luci blu che tagliano il buio e una lista di tecnologie che farebbe invidia a una stazione spaziale. Si chiama Vision 4rescue ed è la demo-car nata dalla collaborazione tra Renault e il consorzio Software République, che raccoglie sette aziende francesi pronte a rivoluzionare il soccorso d’emergenza.
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Non è una semplice show car
Basata sulla Renault 4 E-Tech Electric, Vision 4rescue è più di una semplice showcar: è una unità mobile operativa. Un centro di coordinamento su ruote che pensa, comunica e agisce in tempo reale per supportare i Vigili del Fuoco durante le operazioni critiche. Non è un esercizio di stile per stupire nei saloni. È un laboratorio viaggiante, fatto per la strada, per il fango, per i blackout e per le urgenze vere.
Del resto, Renault conosce bene le esigenze dei soccorritori. Da oltre 15 anni collabora con le squadre antincendio di 19 Paesi. E proprio grazie a questa esperienza, ha potuto tradurre la pratica in progetto. Uno studio che guarda avanti, ma con le radici ben piantate nel reale.
Vision 4rescue ospita a bordo oltre 20 soluzioni tecnologiche interconnesse, sviluppate con l’obiettivo di uniformare le piattaforme dei servizi di emergenza, rendendo le operazioni più rapide, sicure e coordinate. Un’impresa ambiziosa: si va da droni di sorveglianza integrati a moduli per la comunicazione autonoma, perfetti anche in zone prive di rete. Tutto questo, in un veicolo 100% elettrico e 100% pronto all’azione.
Diventa a trazione integrale
Esteticamente, è una R4 in versione “heavy-duty”. Il profilo è rialzato, con 15 mm in più di altezza da terra e trazione integrale, grazie all’aggiunta di un secondo motore elettrico sull’asse posteriore. È una 4×4 da pronto intervento che può arrivare ovunque. Il colore? Rosso, ovviamente, con strisce fluorescenti giallo-verdi a evocare urgenza e visibilità.
I dettagli raccontano una cura maniacale per la funzione: paraurti con inserti stampati in 3D e motivi “PinPon”, un omaggio sonoro e visivo ai mezzi di soccorso francesi. La capsula aerodinamica sul tetto ospita il drone e le antenne per creare una rete di comunicazione anche in zone isolate. Gli anelli di traino e i fari supplementari anticipano la sua indole da guerriera urbana e rurale.
Un interno ricco di gadget
L’interno non è da meno. I sedili sono rivestiti in schiuma riciclata proveniente dalle tute ignifughe dei pompieri. La plancia riprende quella della R4 E-Tech Electric ma con tocchi speciali, come la barra lucida con inciso “Je te reçois 4 sur 4” (ricevuto forte e chiaro). Non è solo estetica, è ergonomia pensata per chi deve agire in fretta.
Il bagagliaio a due livelli è un piccolo centro di comando: nella parte superiore ci sono due schermi e un computer di bordo collegato al drone, mentre in quella inferiore trovano spazio caschi, zaini, tablet, walkie-talkie, tutto organizzato e sempre in carica. Ogni elemento è stato pensato per rendere l’intervento più rapido, più sicuro e intelligente.