Durante un weekend di Formula 1, il tema degli pneumatici è spesso al centro dell’attenzione, essendo l’unico punto di contatto tra la vettura e l’asfalto. Questo elemento evidenzia immediatamente l’importanza di una gestione ottimale delle gomme.
L’attivazione delle diverse mescole riveste un ruolo cruciale, poiché solo entrando nella corretta finestra di funzionamento è possibile ottenere il massimo livello di aderenza. In F1, il controllo preciso del comportamento dello pneumatico è essenziale.
Ciclo di isteresi, cosa succede
Uno dei fenomeni alla base di tale gestione è noto come ciclo di isteresi. In termini pratici, si tratta del legame tra lo sforzo e la deformazione della gomma che deve garantire una distribuzione ottimale della temperatura lungo tutta la sua superficie della mescola, e al suo interno, durante il giro di preparazione.
L’aspetto più complesso consiste nel dosare con precisione l’energia da trasferire su entrambi gli assi della vettura, affinché la temperatura rimanga costante per l’intera tornata e, di conseguenza, si possa accedere al massimo grip offerto dal compound impiegato.
Qualora questo equilibrio non venga raggiunto, l’aderenza dello pneumatico risulterà inevitabilmente compromessa.