Red Flag (bandiera rossa)

Foto di Zander Arcari

Zander Arcari

analista specializzato di Formula 1

In pista per la prima volta all'età di 7 anni, Zander Arcari ha sempre amato la massima categoria del motorsport. Da circa 10 anni è un analista specializzato di Formula 1, per Virgilio Motori racconta le complesse sfide legate al mondo della Formula 1.

La bandiera rossa in Formula Uno stoppa la gara. Questo significa che tutti i piloti sono obbligati a rallentare, imboccare la corsia box e a meno di ordini differenti tornare in garage oppure sostare in pit-lane. Definita in gergo “red flag”, viene esposta dai Marshall quando si presenta un fatto grave in pista. Parliamo di un incidente serio con una o più vetture coinvolte, dove serve diverso tempo per soccorrere il pilota, rimuovere le monoposto o detriti dall’asfalto, e ripristinare le normali condizioni del tracciato se le barriere sono danneggiate.

La bandiera rossa può essere utilizzata anche quando le condizioni climatiche non sono più idonee per correre e il rischio per l’incolumità dei piloti è troppo alto. Lo stop può avvenire tanto nelle prove libere quanto in qualifica o in gara. Nei primi due casi il cronometro continua a scorrere e il tempo delle sessioni non viene recuperato.

Per la corsa, invece, considerando che il limite massimo è di 2 ore per ogni Gran Premio, se una gara viene stoppata non si recupera il tempo e la classifica finale viene stilata alla scadenza delle due ore. In questo caso vengono assegnati la totalità dei punti solamente se la percentuale della corsa supera il 75%. Altrimenti il punteggio verrà dimezzato.

Dopo una bandiera rossa ci sono due modalità di ripartenza: quella classica, ricomponendo la griglia con tanto di giro di formazione, oppure la rolling start, uno start lanciato dietro la Safety Car. Quest’ultimo caso viene scelto dalla direzione gara quando le condizioni climatiche sono migliorate ma comunque ancora non ottimali, in modo da minimizzare i rischi di nuovi incidenti.