Per le auto diesel, la parola rifornimento non fa strettamente rima con “carburante”. Chi possiede un veicolo con motore diesel Euro 4 o superiore, infatti, sa bene che a cadenza regolare è chiamato anche a fare il pieno di AdBlue. O, almeno, dovrebbe saperlo: si tratta infatti di un additivo che permette al motore di “lavorare” meglio, di consumare meno e abbattere in maniera decisa le emissioni di gas inquinanti.
A differenza del normale carburante, però, l’AdBlue viene utilizzato dal sistema di trazione dell’auto diesel in maniera molto più contenuta. Questo vuol dire che il “pieno di AdBlue” deve essere fatto in maniera molto più cadenzata rispetto a quello di diesel. Allo stesso tempo, però, non possiamo dimenticare di fare rifornimento: in caso contrario, la nostra auto non potrà godere di tutti i vantaggi descritti in precedenza.
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Che cos’è e a che cosa serve
Esattamente, a cosa ci riferiamo quano parliamo di AdBlue? Si tratta del nome commerciale – registrato dall’associazione tedesca costruttori automobilistici – di un additivo da utilizzare con i motori diesel Euro 4, Euro 5 o Euro 6. Si tratta di una soluzione al 32,5% di urea tecnica in acqua demineralizzata, realizzata seguendo i disciplinari dell’ISO 22241 e completamente atossica e non infiammabile.
L’AdBlue serve principalmente ad abbattere le emissioni le emissioni di gas inquinanti generati dalla combustione del diesel. In particolare, questo additivo serve ad abbattere la produzione di ossidi di azoto (in “gergo” chimico, gli NOx) del motore, trasformandoli in azoto non tossico e acqua. L’AdBlue viene “iniettato” nel condotto di scarico in modo da sfruttare il calore dei gas (a circa 200° centigradi) per innescare la reazione chimica e far sì che gli ossidi di azoto si scindano in azoto e acqua.
Quando fare il pieno
Come detto, il consumo di AdBlue è decisamente inferiore rispetto a quello del normale carburante. Anche se non esiste una proporzione precisa, possiamo dire che il rapporto di consumo è di 5 a 100. Ossia, per ogni 100 litri di diesel consumati, vengono impiegati 5 litri di AdBlue per ridurre le emissioni di ossidi di azoto.
Quando fare il pieno di AdBlue, dunque? Anche in questo caso, non esiste una risposta precisa. Molto dipende dalla capienza del serbatoio di additivo presente nell’auto: solitamente, il pieno è sufficiente per percorrere almeno 10.000 chilometri, ma non si tratta di una cifra esatta per tutti i veicoli. La stima ha valore puramente indicativo, perciò valutate in base al vostro caso specifico. In caso di incertezze, rivolgetevi magari a un addetto ai lavori nel quale, ovviamente, riponete fiducia: saprà rivelarsi una risorsa preziosa, con suggerimenti di cui fare tesoro.
Quanto costa
L’AdBlue può essere comprato sia nelle aree di sosta, sia presso i negozi specializzati in articoli per auto. Il prezzo varia in base a dove lo si acquista. Può variare dai 70 centesimi di euro al litro che si pagano presso le pompe di benzina ai 2 euro al litro che si paga acquistando l’additivo in tanica. Analizzate le varie opzioni in circolazione nella vostra zona, perché potrebbero anche presentarsi delle differenze significative tra un operatore e l’altro.