Come fare rifornimento di AdBlue senza fare danni

Da qualche anno è possibile fare rifornimento di liquido AdBlue presso centinaia di stazioni di servizio: per eseguire un pieno bastano pochi passaggi

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 5 Febbraio 2019 08:52Aggiornato: 19 Giugno 2024 19:19

Ormai già da qualche anno è possibile fare rifornimento di liquido AdBlue presso diverse stazioni di servizio direttamente alla pompa. È bene sapere che deve sempre essere versato nel serbatoio ad esso dedicato, assicurandosi che questo non venga mai riempito di gasolio. Fare rifornimento non è, comunque, difficile, grazie alle misure preventive poste in essere dagli stessi sviluppatori.

Per scongiurare degli spiacevoli imprevisti, rei di costare parecchio caro alla vettura, i produttori hanno pensato di adottare degli accorgimenti, tanto semplici, quanto efficaci. Nella fattispecie, impediscono di introdurre l’AdBlue nel serbatoio del diesel perché la pistola è dotata di una linguetta atta a impedire il funzionamento della pompa,  eccetto nello spazio apposito.

A cosa serve l’Adblue®

Diffuso tra i principali player della filiera, AdBlue è l’innovativo prodotto a base di urea e acqua demineralizzata essenziale per tutte le macchine basate sul sistema SCR per l’abbattimento delle emissioni di azoto sulle diesel Euro 4, Euro 5 e in particolare Euro 6 a seguito della normativa E6 in materia di inquinamento.

I severi protocolli introdotti dall’autorità comunitaria competente mirano a ridurre l’impatto sull’ambiente, già messo a dura prova in passato. In risposta al fenomeno del cambiamento climatico, le parti competenti in materia hanno fissato delle direttive precise e rigorose. Mentre la mobilità a basse e zero emissioni comincia a muovere dei primi passi, il gasolio rimane un punto di riferimento nell’industria dei motori

Di conseguenza, la classe politica vorrebbe vedere gli automobilisti puntare su soluzioni alternative, ne ammettono il ricorso, previo il rispetto di certi prerequisiti. La tecnologia SCR consente la riduzione, obbligatoria per legge, delle emissioni dei gas di scarico e, contemporaneamente, l’ottimizzazione delle funzioni del propulsore, in termini di prestazioni e di risparmio in manutenzione ed assistenza.

Il sistema necessita del reagente AdBlue che viene nebulizzato attraverso l’apposito iniettore nell’impianto di scarico. L’elevata temperatura lo converte in anidride carbonica ed ammoniaca; quest’ultima è la sostanza attiva del processo chimico che avviene all’interno dell’impianto catalitico SCR, che converte i nocivi ossidi di azoto in azoto, semplice e innocuo, e vapore acqueo.

Quanto dura e come fare rifornimento

Secondo alcuni dati raccolti da studiosi di settore, una tipica auto diesel di medie dimensioni percorre 1.000 km con un litro di AdBlue. La maggior parte dei serbatoi appositi contiene circa 10 litri o più. Il consumo, comunque, dipende non solo dai km percorsi, bensì pure dallo stile di guida e dal carico, ciò soprattutto se si tratta di veicoli commerciali.

Le auto Euro 6 con tecnologia SCR, sono dotate di sensori che avvisano in tempo utile quando c’è bisogno di ricaricare l’AdBlue e spesso inviano messaggi adibiti a indicare anche fino a che punto puoi viaggiare prima di eseguire il rifornimento. Al conducente è sufficiente tenerne monitorato durante la circolazione su strada. Una grande comodità, giacché, così facendo, si evita sul nascere delle spiacevoli sorprese.

Finché il gasolio sarà autorizzato dalla legge, uno stuolo di guidatori se ne servirà, attirati dalla capacità uniche e distintive, riconosciute dai medesimi addetti ai lavori. Con AdBlue il prezzo da pagare per l’ecosistema è ridotto.