I problemi per un animale domestico in treno, come evitarli

Anche il nostro animale domestico può soffrire nei viaggi in treno? Passiamo in analisi i possibili motivi di disagio e alcuni consigli su come evitarlo

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 15 Giugno 2024 23:20

Viaggiare in treno con il tuo animale domestico può essere un’esperienza piacevole. D’altro canto, talvolta capita che il tuo “batuffolo di pelo” abbia delle difficoltà. Anche lui, infatti, ha delle esigenze e prenderne atto ti permetterà di adottare i giusti accorgimenti, evitando di rendergli l’esperienza un autentico calvario. Adottare un amico a quattro zampe significa pure questo: prendersi cura delle sue necessità. In quanto essere vivente, ha dei precisi bisogni e, seppur sprovvisto della parola, sa benissimo esprimerli, a patto di volerle ascoltare.

Mai dare nulla per scontato

Il primo consiglio è proprio quello di prestare attenzione all’animale domestico in treno, senza dare per ovvio che si trovi bene. Non è, infatti, scontato che se tu sei comodo e rilassato, per lui valga lo stesso. Purtroppo, abbiamo la tendenza a metterci di continuo in cima alle priorità, autoconvincendoci di essere al centro del mondo. In tal senso, un cagnolino o un gattino possono essere un ottimo banco di prova, un modo di trarre delle preziose lezioni. Che, una volta apprese, resteranno con noi in eterno.

Il rumore del mezzo ferroviario, soprattutto in frenata o in galleria, rischia di spaventare le creature più timide. Ai cucciolini o, comunque, ai quadrupedi con un apparato digerente sensibile, il movimento costante determina, in certe occasioni, del disagio. Spazi ristretti, come un trasportino, costituiscono forse un guaio, laddove vi sia poco abituato, causa di ansia e agitazione. Valgono le stesse considerazioni in caso di sovraffollamento. Troppe persone e rumori tendono magari a mandarlo nel panico. Inoltre, tieni ben presente che viaggiare in treno comporta un cambiamento significativo nella routine dell’animale, motivo di stress e disorientamento.

I pericoli della calda stagione

Ignorarne le condizioni è una pessima idea, specie se identificano una complicazione di salute. Al di là del mal di movimento, di cui abbiamo già parlato in precedenza, sussistono una serie di potenziali pericoli. Ad esempio, in piena estate, in particolare nei mezzi vecchi, sprovvisti delle ultime dotazioni, l’ambiente è propenso a farsi caldo e secco, facilmente causa di disidratazione. Assicurati che abbiano sempre acqua fresca disponibile. Nelle giornate caratterizzate da temperature elevate, faresti bene a tenere la soglia di guardia alta: l’animale potrebbe  soffrire di ipertermia, specie se dispone di un folto pelo. L’aria condizionata o il riscaldamento tendono a seccare l’aria e a provocare delle complicazioni all’apparato respiratorio ad alcuni “bambini pelosi”, per i quali sarebbe altresì buona cosa procurarsi gli accessori più importanti se trasportati in auto.

Poi vi sono i problemi comportamentali. Eventuale ansia o stress potrebbe indurre l’animale ad abbaiare o a miagolare in maniera eccessiva, e creare, così, delle situazioni poco piacevoli al resto dei passeggeri. In rare circostanze, succede che divenga aggressivo, mordendo o graffiando. Al fine di marcare il territorio non è da escludere neppure l’espletamento dei bisogni corporali sul pavimento del vagone. Accertarsi di non arrecare fastidio ai vicini di posto denota educazione, e ve ne saranno grati, in particolare chi soffre di allergie al pelo o ne è intimorito, a maggior ragione degli esemplari di grossa taglia. Prediligi un vagone meno rumoroso e affollato, senza metterti vicino a porte o finestre.