Quello che tutti chiamano bollo moto in realtà, tecnicamente, si definisce tassa di possesso. Infatti si tratta del tributo legato proprio al possesso di una moto e deve essere pagato alla regione in cui si risiede, nella cifra che la regione stessa stabilisce, appunto, e che varia in base alla potenza in kilowatt e alla classe omologativa del veicolo. Il bollo viene applicato a tutti i motoveicoli e ciclomotori, viene pagato ogni anno, essendo una tassa di possesso e non di consumo, il vincolo di pagamento è di 12 mesi.
Si può calcolare l’importo del bollo autonomamente, andando sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Basta inserire i dati di classe e potenza della propria moto, quelli riportati sulla Carta di Circolazione. L’importo viene generato in automatico. Per quanto riguarda la potenza in kW, ai fini del calcolo, non influiscono i decimali, quindi se il veicolo ha una potenza di 77,5 kW, il bollo sarà calcolato su 77. È il coefficiente regionale a stabilire l’importo stesso, moltiplicato per i kW di potenza.
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Quando si paga il bollo moto e come ricordarsi la scadenza
La validità del bollo moto è di 12 mesi. Le modalità di pagamento e l’importo variano a seconda della regione di riferimento. Per quanto riguarda le nuove immatricolazioni, quasi in tutta Italia ormai il bollo va pagato entro il mese successivo all’evento. Il rinnovo invece deve essere fatto entro un mese dalla scadenza e mai prima della stessa. Ormai tutte le regioni italiane e l’Aci offrono un servizio gratuito per ricordare al motociclista dell’imminente scadenza del bollo. L’avviso arriva via posta, email oppure sms sul telefono cellulare.
Come si paga il bollo moto
Le modalità per pagare il bollo, in tutta Italia, sono le medesime. Basta recarsi in posta e munirsi del bollettino, oppure si può andare nelle ricevitorie Sisal, Lottomatica o convenzionate, a seconda della regione in cui ci si trova. È possibile pagare anche nelle Agenzie di Pratiche Auto, agli sportelli e delegazioni Aci, oppure online, sui portali dedicati, come Bollonet di Aci, che è attivo per tutte le regioni d’Italia tranne Veneto, Friuli, Marche, Sardegna.
In alcune regioni, come la Lombardia, è possibile domiciliare il pagamento del bollo, attraverso il circuito degli addebiti automatici SEPA, sul conto corrente. In questo modo avviene automaticamente, senza doversi ricordare la scadenza. I servizi online offrono la possibilità di capire se il pagamento del bollo è già stato effettuato, basta verificarlo nella sezione apposita del sito dell’Agenzia delle Entrate.
Domiciliazione bancaria del bollo moto
Dallo scorso anno, in Lombardia, è stato avviato il nuovo servizio che permette di domiciliare in banca il pagamento del bollo. La Lombardia è stata la prima Regione ad avviare questo servizio, modificando l’articolo 49, che introduce nel sistema di riscossione della tassa auto e moto la domiciliazione bancaria. In questo modo, la Regione Lombardia si garantisce il pagamento costante e sistematico nel tempo della tassa. C’è un vantaggio anche per i contribuenti che decidono di optare per questa modalità di pagamento: potranno contare su uno sconto della tassa del 10%.
Tutti coloro che sono soggetti al pagamento del bollo moto, stanno ricevendo, a partire da gennaio 2017, una lettera dalla Regione Lombardia con l’opzione di domiciliazione bancaria e il modulo di adesione precompilato per l’autorizzazione dell’addebito, la cui operazione costerà un euro.
Bollo per moto storiche
Per quanto riguarda le moto d’epoca o d’interesse collezionistico, c’è la possibilità di esenzione dal pagamento del bollo. Non è semplice da definire, visto che ogni regione ha autonomia legislativa in materia e quindi la situazione cambia appunto in base alla regione di riferimento. La Legge di Stabilità ha eliminato l’esenzione per i veicoli di particolare interesse storico e collezionistico di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, ma molte regioni fanno eccezione. La situazione quindi è piuttosto confusa: alcune regioni, nell’ambito della loro autonomia legislativa, hanno infatti emanato proprie leggi che, di fatto, si discostano in vario modo dalle decisioni statali.
Quali sono le sanzioni per chi non paga il bollo
In mancanza di una contestazione, ossia una recezione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate, non appena ci si accorge di essersi dimenticati di pagare il bollo moto, è possibile procedere immediatamente, pagando una piccola penale. Se il bollo scaduto viene pagato entro 14 giorni dalla data di scadenza, allora il contribuente usufruisce di una sanzione ridotta pari allo 0,1% dell’importo del bollo dovuto per ogni giorno di ritardo. Se il bollo omesso è pagato dal 15° al 30° giorno rispetto al termine previsto, allora la sanzione ridotta è pari all’ 1,50% dell’importo del tributo non pagato, a cui vanno sommati gli interessi di mora pari allo 0,2% da calcolare per ogni giorno di ritardo. Se il bollo è scaduto e la regolarizzazione avviene dal 31° giorno al 90° giorno, allora si ha diritto alla sanzione ridotta pari a 1,67%, a cui aggiungere gli interessi di mora. Se il bollo scaduto viene pagato dal 91° giorno ma entro 1 anno dalla data di scadenza originaria, si ha diritto a fruire della sanzione ridotta pari a 3,75% più gli interessi di mora.