Calcolo superbollo: strumenti, regole ed esenzioni

Il calcolo del superbollo per i veicoli a elevate prestazioni è soggetto a regole specifiche che nel tempo sono cambiate fino all'attuale configurazione

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 27 Febbraio 2024 11:40

C’è un onere in più che i proprietari di un’auto a elevate prestazioni devono mettere in conto. Si tratta del cosiddetto superbollo. Anticipiamo subito che questa imposta è applicata quando la potenza del veicolo supera i 185 kW, ma decade a distanza di 20 anni dall’acquisto.

Cosa è il superbollo auto

Il superbollo è una tassa sul possesso, obbligatoria per i proprietari di auto adibite al trasporto promiscuo di merci e persone, la cui potenza supera la soglia indicata dalle disposizioni vigenti. Introdotto per la prima volta nel 1976, è stato cancellato nel 1997, per poi essere reintegrato nel 2011 con una formula diversa dall’originale. Secondo la legge numero 98 del 6 luglio 2011, il superbollo era dovuto per veicoli con una potenza fino a 225 kW, con un’imposta di 10 euro per kW eccedente.

La legge 201 del 6 dicembre 2011 ha poi introdotto una serie di modifiche, tra cui il raddoppio dell’aliquota a 20 euro e la riduzione della soglia limite della potenza soggetta al superbollo da 225 kW a 185 kW. Questo tributo viene considerato un’addizionale al tradizionale bollo auto e, a differenza di quest’ultimo, è un’imposta erariale anziché regionale. Mentre il bollo tradizionale è gestito dall’Agenzia delle entrate solo nelle regioni e province a statuto speciale, nelle altre è di competenza regionale.

Chi deve pagare il superbollo

I proprietari di autoveicoli sono tenuti al pagamento del superbollo in base alla data di prima immatricolazione del veicolo. Questo tributo è obbligatorio anche per chi guida auto in leasing, che devono seguire le stesse modalità di pagamento dei proprietari. Nel caso di vendita del veicolo, il responsabile del pagamento del superbollo è il proprietario al momento della scadenza. Il superbollo ha validità annuale a partire dalla data di pagamento e il suo importo varia nel tempo.

Il tributo subisce una riduzione del 40% dopo 5 anni dalla prima immatricolazione, del 70% dopo 10 anni e dell’85% dopo 15 anni. Dopo 20 anni dalla costruzione non è più richiesto il versamento del superbollo. Il pagamento avviene tramite il modello F24 compilato con i dati identificativi del veicolo. In caso di mancato pagamento (o versamento insufficiente) scatta una sanzione amministrativa pari al 35% dell’importo dovuto.

Quali esenzioni

Il superbollo auto si applica solo a un limitato numero di veicoli, principalmente quelli ad alte prestazioni. Oltre al proprietario dell’auto, sono chiamati a passare alla cassa anche l’usufruttuario, l’acquirente in caso di patto di riservato dominio e l’utilizzatore attraverso il leasing. Occorre quindi controllare la presenza di eventuali esenzioni prima di procedere al calcolo e al pagamento del superbollo.

Questa tassa non è dovuta negli stessi casi previsti per il bollo auto tradizionale. Si tratta di veicoli storici, mezzi oggetto di furto o demolizione o di sospensione dal pagamento delle tasse automobilistiche e vendita del veicolo prima della scadenza del superbollo.

Come fare a calcolarlo

Il calcolo del superbollo auto può essere eseguito utilizzando lo strumento messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle entrate. Il sistema calcola in automatico l’importo dovuto e le modalità di versamento nelle casse erariali. In alternativa è possibile effettuare un calcolo manuale utilizzando la soglia minima di partenza, oggi fissata a 185 kW. Sottraendo la potenza effettiva del veicolo da questo limite si ottiene il valore su cui applicare l’aliquota imposta dallo Stato che oggi è di 20 euro per ogni kW eccedente.

Il quadro si completa con le riduzioni previste dalla normativa vigente. Ad esempio se il veicolo è stato immatricolato da meno di 5 anni, il proprietario o l’utilizzatore hanno diritto a una riduzione di 12 euro per ogni kW in eccesso. Se il veicolo ha più di 10 anni, la diminuzione è dimezzata a 6 euro per ogni kW superiore a 185, e se supera i 15 anni, si applica uno sconto di 3 euro per ogni kW eccedente. Queste riduzioni sono basate su considerazioni ambientali, secondo il principio che i veicoli più recenti hanno un impatto inferiore rispetto a quelli più datati.

Quando si paga di meno

L’importo del superbollo varia nel tempo secondo intervalli regolari. Quando la potenza dell’auto supera la soglia di 185 kW, l’importo da versare per il superbollo è di 20 euro per ogni kW eccedente. Questo valore si riduce a 12 euro dopo 5 anni dalla data di costruzione del veicolo, a 6 euro dopo 10 anni e a 3 euro dopo 15 anni. Dopo 20 anni dalla data di costruzione, il superbollo viene annullato completamente. In sintesi, lo schema delle riduzioni del superbollo auto è il seguente:

  • il 100% se l’auto è stata immatricolata da più di 20 anni;
  • l’85% se l’auto è stata immatricolata da più di 15 anni (3 euro per ogni kW aggiuntivo);
  • il 60% se l’auto è stata immatricolata da più di 10 anni (6 euro per ogni kW aggiuntivo);
  • il 40% se l’auto è stata immatricolata da più di 5 anni (12 euro per ogni kW aggiuntivo).

Per sapere qual è la potenza del motore dell’auto basta controllare il libretto di circolazione, dove è indicato il dato espresso in kW o in CV.

Come fare a pagarlo

Non c’è una scadenza unica per il pagamento del bollo e del superbollo auto. Occorre attenersi all’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è previsto il pagamento. Le opzioni per effettuare il versamento sono diverse e includono:

  • le delegazioni dell’Aci;
  • le agenzie specializzate in pratiche auto;
  • le banche;
  • gli uffici postali;
  • le tabaccherie autorizzate ai pagamenti di questo tipo.

Per facilitare il processo di pagamento è disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate il modello F24 elementi identificativi, che consente di compilare e inviare i dati necessari per effettuare il versamento.

I codici tributo del superbollo

Il calcolo dell’importo del superbollo auto richiede attenzione per evitare errori sia in eccesso sia in difetto. Per semplificare questa procedura, l’Agenzia delle entrate propone un servizio gratuito che consente agli automobilisti di determinare rapidamente l’importo dell’addizionale erariale. Per utilizzare questo servizio occorre indicare la targa del veicolo, la regione di residenza, l’anno di riferimento del superbollo, il mese e l’anno di scadenza, i mesi di validità e le eventuali riduzioni per vetustà. Una volta ottenuto l’importo dell’addizionale erariale, il passo successivo è effettuare il pagamento utilizzando il modello F24 elementi identificativi, noto anche come modello F24 Elide. I codici tributo di riferimento sono:

  • 3364 per il pagamento dell’addizionale erariale alla tassa automobilistica;
  • 3365 per il versamento di eventuali sanzioni dovute al ritardo del pagamento;
  • 3366 per gli interessi richiesti.

I contribuenti con partita Iva possono presentare il modello in modalità telematica all’Agenzia delle entrate mentre gli altri possono procedere con il pagamento tramite bonifico bancario o postale.