Quali sono le differenze fra cambio automatico e sequenziale

Le auto moderne si differenziano per trasmissione a cambio automatico o sequenziale, due sistemi simili ma che offrono prestazioni opposte

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 24 Aprile 2024 09:00

Nel mondo dell’automobilismo, la trasmissione è uno degli elementi più cruciali per garantire prestazioni ottimali e un’esperienza di guida impeccabile. Tra le opzioni più diffuse sul mercato, il confronto tra cambio automatico e sequenziale ha da sempre acceso interessanti dibattiti tra gli appassionati di motori. Mentre il primo promette comfort e praticità, il secondo affonda le radici nelle competizioni automobilistiche, offrendo un controllo più diretto e una sensazione di guida sportiva.

Ma quali sono le differenze tra queste due tecnologie? E quali vantaggi e svantaggi offrono ciascuna? Verranno esplorate a fondo le peculiarità di entrambi i sistemi. La prima cosa da fare, però, è capire innanzitutto cosa sono. Solo in un secondo momento sarà possibile approfondire le differenze.

Cos’è il cambio automatico

Un cambio automatico è un tipo di trasmissione che consente al veicolo di cambiare marcia in modo autonomo senza l’intervento diretto del conducente. Questo sistema è progettato per semplificare la guida, soprattutto in città estremamente trafficate come le metropoli. La struttura e il suo funzionamento possono essere schematizzati come segue:

  • il convertitore di coppia è un componente fondamentale. È costituito da una serie di turbine e di alloggiamenti all’interno di un involucro riempito di fluido idraulico. Quando il motore gira, il convertitore crea una differenza di velocità tra ingresso e uscita, trasferendo la coppia dal motore al cambio. Questo sistema permette una partenza dolce e graduale del veicolo senza la necessità di utilizzare la frizione, rendendo la guida più fluida e confortevole;
  • la pompa del convertitore di coppia è alimentata dal propulsore e fornisce il fluido idraulico necessario al funzionamento del convertitore stesso. Essa genera una pressione all’interno del sistema, garantendo che il fluido sia disponibile per trasmettere la potenza dal motore al cambio;
  • la turbina del convertitore è collegata direttamente all’albero di ingresso del cambio e riceve il flusso dal convertitore. Quando il fluido viene accelerato dalla pompa e raggiunge la turbina, quest’ultima si mette in movimento trasmettendo la potenza al cambio;
  • il cuore dell’automatico è costituito da un insieme di dischi frizione e piastrine (definito anche pacco). Sono montati su pignoni e vengono accoppiati o disaccoppiati per selezionare le diverse marce. Quando un rapporto viene selezionato, la centralina elettronica comanda l’attivazione dei dischi e delle piastrine corrispondenti, consentendo il trasferimento della coppia dal motore alle ruote attraverso il pacco;
  • la centralina elettronica è il “cervello” del sistema. Raccoglie informazioni da vari sensori posizionati nel veicolo, come velocità dell’auto, regime di rotazione, pressione del fluido e posizione dell’acceleratore. Sulla base di ciò, la centralina decide quando cambiare marcia e controlla l’attivazione dei diversi componenti del cambio automatico per garantire un funzionamento ottimale e una guida fluida.

Cos’è il cambio sequenziale

Il cambio sequenziale è un tipo di trasmissione utilizzato principalmente nelle competizioni automobilistiche e in alcune vetture ad alte prestazioni destinate alla guida sportiva. A differenza di quello automatico, che cambia marcia in modo completamente automatico, il sequenziale permette al conducente di selezionare manualmente le marce, senza la necessità di azionare una frizione. La struttura di base comprende alcuni componenti comuni a tutti i modelli in commercio:

  • il sequenziale è solitamente dotato di leve montate dietro il volante o di paddle installati sullo stesso. Consentono al conducente di selezionare manualmente le marce spostandole in un verso o nell’altro;
  • una centralina elettronica gestisce il funzionamento della trasmissione. Riceve segnali dal conducente tramite le leve o i paddle e controlla l’attuazione dei componenti interni;
  • un attuatore, spesso pneumatico o elettro-idraulico, è responsabile dell’attivazione dei meccanismi interni per effettuare il cambio di marcia. È controllato dalla centralina elettronica in risposta agli input del conducente;
  • all’interno della trasmissione, ci sono una serie di pignoni e meccanismi che vengono attivati dall’attuatore per selezionare la marcia desiderata. Questi componenti sono progettati per garantire cambi di marcia rapidi e precisi;
  • nelle versioni più avanzate del cambio sequenziale, può essere presente una frizione automatica che gestisce il passaggio di coppia tra il motore e la trasmissione durante l’innesto. Essa è controllata e attivata dalla centralina elettronica.

Il funzionamento della trasmissione sequenziale prevede che il conducente utilizzi le leve di cambio o i paddle per selezionare manualmente le marce, che vengono poi cambiate rapidamente e senza interruzioni grazie all’azione della centralina e dell’attuatore. Questo sistema offre al conducente un controllo più diretto sulle prestazioni del veicolo, consentendo cambi di marcia più veloci e una guida più sportiva e coinvolgente.

Le differenze fra automatico e sequenziale

Le principali differenze tra il cambio automatico e sequenziale riguardano il loro funzionamento, il controllo da parte del conducente e l’applicazione pratica. In particolare, nel primo, il cambio di marcia avviene in modo completamente automatico, senza l’intervento diretto del conducente. Inoltre, non c’è bisogno di una frizione separata, poiché il trasferimento di potenza avviene tramite il convertitore di coppia. Il conducente, inoltre, ha un controllo limitato sul tempismo della cambiata. L’automatico, inoltre, tende ad offrire cambi di marcia più fluidi e morbidi, l’ideale per il comfort di marcia su strada quotidiano.

Al contrario, nel sequenziale, il conducente può selezionare manualmente le marce utilizzando le leve o i paddle sul volante. In più, a seconda della configurazione, può essere presente una frizione automatica o semi-automatica che gestisce il passaggio di coppia durante il cambio di marcia. L’automobilista, inoltre, può scegliere quando effettuare la cambiata, consentendo, quindi, di scegliere il tempismo che più preferisce. A differenza del cambio automatico, inoltre, progettato per una guida fluida, il sequenziale offre innesti più rapidi, ideale per la guida sportiva.