Cos’è e quando è obbligatoria la Carta Verde

Scopri quali sono le caratteristiche della Carta Verde, a cosa serve e cosa fare per ottenerla

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Redazione

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Pubblicato: 16 Giugno 2021 17:06

La Carta Verde, detta anche Carta Internazionale di Circolazione, è un documento fondamentale per tutti coloro che amano fare lunghi viaggi e raggiungere in auto mete al di fuori dei nostri confini nazionali. La Carta Verde funziona come un’assicurazione di viaggio internazionale, garantendo la necessaria copertura per responsabilità civile obbligatoria, la classica RCA, e in caso di danni dovuti a eventuali incidenti stradali.

Essa trasferisce quindi l’assicurazione correttamente sottoscritta nel proprio paese a un paese diverso e contiene gli stessi estremi contenuti nella polizza assicurativa originaria, i dati necessari a identificare il veicolo e il proprietario dello stesso, estendendo così la tutela durante i viaggi all’estero e facilitando le procedure di risarcimento danni in caso di incidente.

Quando è obbligatoria la Carta Verde

La Carta Verde è obbligatoria se si vuole circolare in auto nei paesi al di fuori dell’Unione Europea, come ad esempio Turchia, Russia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro Albania, Moldavia, Ucraina, Marocco, Tunisia e Israele. Alcuni paesi che non fanno parte dell’Unione Europea comunque non la ritengono obbligatoria, come per esempio Serbia, Norvegia, Islanda e Svizzera. Nei paesi all’interno dell’Unione Europea, come Francia o Spagna, è sufficiente circolare con il certificato di assicurazione italiano e non occorre richiedere dunque la Carta Verde.

Come richiedere la Carta Verde

Per ottenere la Carta Verde basta contattare la propria compagnia assicurativa per farselo rilasciare, in quanto è a tutti gli effetti un’estensione della vostra polizza RCA e soggetta alle stesse date di scadenza e di rinnovo.

Come funziona la Carta Verde

Come abbiamo visto, è obbligatorio essere in possesso della Carta Verde nel caso in cui vi vogliate recare dall’Italia in auto in Stati che non fanno parte dell’Unione Europea. In caso di incidente in uno di questi paesi, la Carta Verde copre gli eventuali danni a terzi e, se l’automobilista non ha colpa, anche quelli subiti. Per questi ultimi, l’assicurato può in particolare chiedere un indennizzo nei confronti del mandatario in Italia della compagnia straniera che assicura il veicolo responsabile dell’incidente, i cui dati per contattarlo sono rilasciati dalla Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici (CONSAP).

Il referente nel paese di origine del responsabile del sinistro, ricevuta la richiesta di indennizzo ha massimo 3 mesi di tempo per comunicare all’assicurato italiano la somma che gli sarà risarcita o i motivi per i quali si ritiene di non dover risarcire il danno. Se l’assicurato italiano non riceve risposta entro 3 mesi può, in ultima istanza, inoltrare la domanda di risarcimento all’organismo di Indennizzo della CONSAP.

La nuova Carta Verde non è più verde

Da Luglio 2020 anche l’Italia ha aderito al nuovo modello di Carta Verde, che tra le altre modifiche cambierà anche colore. Dal simbolico verde in vigore da oltre 70 anni, il nuovo documento per circolare al di fuori dei paesi facenti parte dell’Unione Europea è infatti in bianco e nero, e il motivo è unicamente quello di facilitarne la stampa. L’invio da parte della propria compagnia assicurativa, in seguito alla richiesta, potrà avvenire tramite e-mail, ma poi l’assicurato dovrà assicurarsi di stamparla in formato cartaceo.

Il nuovo documento è inoltre di una sola facciata e non più fronte e retro, dove nel vecchio modello era presente la lista dei Bureau dei vari stati che si occupano di verificare la validità della Carta Verde, in Italia è l’UCI (Ufficio Centrale Italiano), in quanto l’elenco è oggi comodamente consultabile sul sito del Council of Bureaux di Bruxelles (COB), l’organismo che presiede i Bureau dei singoli Stati.

La nuova versione della Carta Verde, per il momento ancora obbligatoriamente in formato cartaceo, è rilasciata in collegamento a polizze emesse a partire dall’1 luglio 2020. Tutte quelle, appartenenti al vecchio modello, in scadenza entro e non oltre il 30 giugno 2021 sono ancora valide in quanto è stato applicato loro un regime transitorio.