Candele auto, come capire quando cambiarle: la procedura da seguire

Le candele delle auto vanno sostituite periodicamente. Ci sono però alcuni trucchi da seguire per pulirle così da allungargli la vita o eventualmente cambiarle.

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Antonio Russo

giornalista pubblicista

Laureato in Comunicazione e giornalista pubblicista. Dal 2012 è attivo nel mondo del giornalismo online. Amante dell'automotive e del motorsport si divide tra presentazioni di auto, moto e Gran Premi. Cresciuto nel mito di Valentino Rossi e Michael Schumacher spera un giorno di poter raccontare nuovamente le gesta di altri grandi campioni per l'Italia.

Pubblicato: 16 Giugno 2024 07:07Aggiornato: 16 Giugno 2024 07:07

In un’epoca in cui ci stiamo spostando sempre di più verso l’elettrico sembra quasi anacronistico parlare delle candele, che come sappiamo, per ovvie ragioni, sugli EV sono assenti. Nel mondo però e in particolare in Italia, il mercato delle vetture termiche è ancora sviluppatissimo. Proprio per questo è bene tenere a mente alcuni importanti consigli per prendersi cura delle candele della propria auto.

La candela è un componente essenziale del motore. Esso, infatti, inserito nella testa di ogni cilindro, sviluppa una scintilla che dà vita alla combustione della carica fresca. Nei motori ad accensione spontanea come il diesel, invece, la combustione, essendo avviata da una compressione, vi sono solo delle candelette che servono a riscaldare il combustibile in una precamera di combustione (questo nei diesel di vecchia generazione ad iniezione indiretta).

Bisogna tenere a mente però che le candele vanno pulite, togliendo i residui che si vanno a depositare durante la combustione. Questi residui, infatti, se lasciati lì, possono creare problemi all’intero ciclo del motore provocando di conseguenza dei malfunzionamenti. In questi frangenti si sente, infatti, il motore “strappare”. Una marcia disomogenea porta infine ad un aumento dei consumi di carburante. Ci sono casi più gravi in cui l’auto non parte. Pulire le candele però non è sempre l’unica soluzione possibile. In alcuni casi, infatti, bisognerà sostituirle.

Storia delle candele e com’è fatta

Le candele sono state inventate oltre 100 anni fa. Per trovare i primi brevetti bisogna tornare indietro al 1898 circa, quando venne ideato un primo sistema di sincronizzazione di accensione a firma Nikola Tesla, Richard Simms e Robert Bosch. L’invenzione della candela come la conosciamo noi però viene attribuita da sempre al tedesco Karl Benz, che è anche riconosciuto come l’inventore dell’auto moderna.

La parte superiore della candela ha una terminale che si collega alla pipetta (parte dell’impianto di accensione). C’è poi il corpo ceramico che a sua volta è suddiviso in: corpo, coste e isolatore. Dopodiché vi è presente il corpo metallico che è la parte che permette alla candela di avvitarsi sulla testata del motore. Altro componente è l’esagono che è la parte che fa si che ci sia l’applicazione della chiave per avvitare la candela. Solitamente le misure più comuni sono 21, 18 e 16. C’è la filettatura che viene avvitata all’interno della testata e la guarnizione che si trova tra il corpo metallico e la filettatura ed evita il trafilamento dei gas della camera di combustione verso l’esterno. Infine ci sono gli elettrodi che sono due.

Quando pulirle o cambiarle

La vita di ogni candela non è prevedibile poiché viene influenzata da tanti fattori. L’uso che ne facciamo del veicolo, il tipo di veicolo, possibile errori di costruzione. Insomma non c’è una vera e propria ricetta in tal senso. La durata delle candele quindi non è prevedibile con estrema precisione, ma possiamo dare dei numeri approssimativi.

Nelle vetture di ultima generazione possono durare tra i 40mila e i 50mila chilometri. Su quelle più vecchie, invece, la durata si aggira tra i 15mila e i 20mila km. Allungare la “vita” di questo componente è possibile con la giusta manutenzione che è possibile fare personalmente o con l’intervento di un meccanico qualora non vi sentiate sicuri di mettere mano all’auto.

Smontare le candele

Sia quando bisogna cambiare le candele che quando bisogna semplicemente pulirle c’è la necessità di smontarle. Come dicevamo poco sopra esse sono avvitate alla testata del motore. Per rimuoverle bisogna dotarsi di un’apposita chiave che si trova facilmente nei negozi di ricambi o online. Prima di rimuovere la candela però bisogna scollegare i cavi di alimentazione. Vi consigliamo di segnarvi la posizione dei cavi così da sapere a che cilindro appartengono quando dovrete ricollegare il tutto.

Questo passaggio è fondamentale. Un errato collegamento, infatti, può portare a malfunzionamenti del motore. Nei casi più gravi, addirittura, si possono verificare scintille o detonazioni che danneggiano irrimediabilmente il propulsore. Durante lo smontaggio dei cavi è bene dare un’occhiata anche all’usura dei cavi. La loro durata in media è di 50mila km, ma anche questo dato può subire variazioni in base ad alcune variabili.

Pulire le candele

Le candele, una volta smontate dalla testata vanno quindi pulite (qualora fossero troppo sporche vanno sostituite). Per capire lo stato effettivo del componente basta controllare sotto gli elettrodi: se la distanza tra loro e troppo stretta e sotto sono neri allora probabilmente le candele vanno sostituite. Nel dubbio meglio sempre sostituirle così da non danneggiare il motore.

Come cambiare le candele all'auto e quando farlo
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Come pulire le candele dell’auto

Per quanto concerne, invece, la pulitura bisogna agire con una spazzola di ottone. Questa, infatti, permette di rimuovere i residui esterni che sono di dimensioni più grandi. Ci sono delle parti delle candele però che non possono essere raggiunte dalla spazzola. Proprio per questo motivo allora possono essere messe a bagno nella benzina che riveste funzione di solvente in questo caso. Una volta ultimata la pulitura poi devono essere asciugate perfettamente prima di rimontarle nuovamente.

Come “leggere” una candela e sostituirla

La candela con colori ed altro riesce a restituirci anche alcuni indizi sul corretto funzionamento o meno del motore. Se il colore è nocciola il motore funziona perfettamente e non c’è bisogno di correzioni. Una candela corrosa e fusa denota invece che c’è stata detonazione e quindi è bene controllare combustibile e la stessa candela per capire se siano adatti al motore. Con una candela surriscaldata, invece, dare un occhio alla carburazione. L’elettrodo centrale fuso vuol dire che c’è stato un sovraccarico termico, stessa cosa se a fondersi sono stati gli elettrodi.

Candela ricoperta di fuliggine e umida in alcuni casi bisogna controllare il grado termico della stessa, la carburazione e lo starter. Se la candela è danneggiata meccanicamente, invece, bisogna controllare i danni al motore perché vuol dire che il pistone sbatte contro la candela. Insomma i casi sono davvero vari e difficili da elencarli tutti.

Qualora vi accorgeste che le candele sono in pessimo stato già alla vista allora vi conviene in quel caso operare un cambio. La procedura è piuttosto semplice. Vi basterà, infatti, svitare le vecchie candele e sostituirle con le nuove. Vi consigliamo anche di prendere nota di queste modifiche, così da avere a disposizione sempre un resoconto sul rendimento della vettura.