Il liquido di raffreddamento, spesso chiamato anche antigelo o liquido radiatore, è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del motore dell’auto. Non si tratta semplicemente di acqua colorata, ma di una miscela che svolge diverse funzioni fondamentali per garantire prestazioni ottimali e longevità del motore.
Indice
Cos’è il liquido antigelo
La principale funzione del liquido di raffreddamento è quella di regolare la temperatura del motore. Durante il funzionamento, il motore genera una grande quantità di calore, che se non dissipato correttamente può causare danni irreparabili. Questo liquido assorbe il calore del motore e lo trasporta al radiatore di raffreddamento, quindi raffreddato e fatto ricircolare nel motore in modo da abbassare le temperature.
Ma non è tutto. Questo liquido antigelo offre anche:
- protezione dal gelo: nei mesi invernali, le basse temperature possono far congelare l’acqua presente nel circuito di raffreddamento. Questo può causare la formazione di ghiaccio, con conseguente espansione volumetrica e possibili danni a componenti critici come il blocco motore, la testata, la pompa acqua o il radiatore stesso. Il liquido di raffreddamento, grazie alla presenza di glicole etilenico o propilenico, abbassa il punto di congelamento del liquido, prevenendo questo rischio;
- protezione dalla corrosione: i metalli che costituiscono il sistema di raffreddamento (alluminio, ghisa, rame) sono soggetti a corrosione a causa dell’azione dell’acqua e degli agenti atmosferici. Il liquido contiene sostanze inibitorie di corrosione che formano una pellicola protettiva sulle superfici metalliche, rallentando o impedendo il processo corrosivo;
- prevenzione delle incrostazioni: nel tempo, l’acqua può depositare sali minerali e altre impurità all’interno del circuito di raffreddamento, formando incrostazioni di calcare che riducono l’efficienza dello scambio termico e possono ostruire i condotti. Infatti il liquido contiene additivi che prevengono la formazione di queste incrostazioni, mantenendo il sistema pulito ed efficiente.
Scegliere il liquido di raffreddamento corretto
Non tutti i fluidi sono uguali. La scelta del prodotto più adatto dipende da diversi fattori, tra cui l’età del veicolo, i materiali di costruzione del motore e le condizioni climatiche. Vediamo quali sono le alternative:
- tradizionali a base inorganica: tipicamente di colore verde o blu, sono formulati con inibitori di corrosione a base di silicati, fosfati e borati. Sono adatti per motori più vecchi, con blocchi in ghisa o ghisa/alluminio, e offrono una buona protezione dalla corrosione. La sua durata è limitata (circa 2 anni) e tendono a formare depositi nel tempo;
- nuova generazione a base organica: composti con acidi organici e offrono una protezione dalla corrosione più duratura (fino a 5 anni o più). Sono indicati per i motori moderni strutturati in gran parte di alluminio. Proteggono anche dalla corrosione galvanica, un fenomeno che si verifica quando metalli diversi entrano in contatto in presenza di un elettrolita (come il liquido di raffreddamento). La loro colorazione è tipicamente di colore rosso, rosa o arancione;
- ibridi: questi liquidi combinano le caratteristiche dei liquidi inorganici e organici, offrendo un buon compromesso tra protezione e durata. Sono generalmente di colore giallo o viola.
Anche se il colore può fornire un’indicazione generale sulla tipologia di liquido, non è affidabile scegliere solo da questo aspetto. Esistono in commercio liquidi di colore simile, prodotti da marche e possono avere formulazioni differenti. Questo fa si che non siano compatibili tra loro. Fare sempre riferimento alle specifiche del costruttore del veicolo, riportate nel manuale d’uso e manutenzione e verificare la composizione sull’etichetta del prodotto.
Diluizione e rabbocchi
Per rabboccare il liquido di raffreddamento si trovano moltissimi prodotti, già pronti all’uso, ma anche concentrati e devono essere diluiti con acqua demineralizzata prima dell’uso per prevenire incrostazioni e corrosioni. Le proporzioni di diluizione sono indicate sull’etichetta del prodotto. Utilizzare lo stesso liquido compatibile con quello già presente nel circuito. Mescolare liquidi diversi può compromettere le proprietà protettive e causare la formazione di depositi.
Manutenzione dell’impianto di raffreddamento
Come accennato in precedenza il fluido del veicolo ha una durata limitata. Con il tempo infatti perde le sue proprietà protettive. È importante sostituire il liquido di raffreddamento secondo gli intervalli raccomandati dal costruttore, che in genere variano tra i 2-5 anni o 40000-80000 km.
Oltre alla sostituzione periodica, è consigliabile controllare regolarmente il livello del fluido nella vaschetta di espansione e ispezionare il sistema di raffreddamento per individuare eventuali perdite. Una perdita di liquido può causare il surriscaldamento del motore, con conseguenze potenzialmente gravi, come il danneggiamento della guarnizione di testa.
In conclusione, la scelta e la manutenzione del liquido di raffreddamento sono aspetti fondamentali per garantire la salute e la longevità del motore.
Problemi nel sistema di raffreddamento
Un sistema efficiente è essenziale per il corretto funzionamento del motore. Come accennato la mancata dissipazione del calore generato dalla combustione può provocare danni irreversibili ai componenti meccanici, con costosi interventi di riparazione. Riconoscere i segnali di un problema al sistema di raffreddamento è fondamentale per prevenire guasti. Ecco alcuni indicatori che richiedono attenzione:
- spia temperatura acqua: l’accensione o il lampeggiamento di questa spia sul quadro strumenti, segnala un superamento della temperatura consentita dalla casa costruttrice del liquido di raffreddamento. Questa condizione richiede l’arresto immediato del veicolo e lo spegnimento del motore, prima di procedere con ulteriori verifiche è necessario aspettare il raffreddamento;
- presenza di fumo bianco allo scarico: il fumo bianco dallo scarico può indicare la presenza di liquido di raffreddamento nella camera di combustione. Questa condizione in genere si presenta quando si verificano rotture della guarnizione di testa, consentendo al liquido di penetrare nei cilindri;
- perdita di liquido: il controllo del livello del liquido nella vaschetta di espansione è importante per capire se l’impianto è danneggiato. Un livello inferiore al minimo può essere indice di una perdita nel circuito, dovuta a fattori quali: rottura dei tubi flessibili, allentamento delle fascette di serraggio, foratura del radiatore, perdita dalla pompa acqua o usura di altri componenti del sistema;
- surriscaldamento del motore: oltre alla spia di temperatura, ci sono altri indicatori di un eccessivo innalzamento della temperatura. Per esempio la fuoriuscita di vapore dal vano motore, nello specifico dallo sfiato della vaschetta di espansione. Percezione di un odore acre tipico del liquido di raffreddamento surriscaldato, rumori anomali provenienti dal motore come dei gorgoglii o dei battiti.
Se si riscontrano una o più di queste anomalie, è indispensabile rivolgersi a un’officina specializzata per una diagnosi accurata e un intervento tempestivo. Se tali segnali vengono trascurati si può incorrere a danni ingenti al motore, come la deformazione della testata, la fusione di pistoni o la rottura di componenti fondamentali del motore.