Luci auto, tutto quello che devi sapere per non sbagliare

Le luci dell'auto costituiscono uno strumento di grande utilità, se utilizzati nella maniera corretta: vediamo insieme come e quando devono essere accese

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 11 Settembre 2024 23:30

Con le luci dell’auto ci garantiamo la visibilità sulla strada. Sono, quindi, dispositivi importanti per la sicurezza, utili non solo per vedere ma anche per essere visti. Questo è il motivo per cui, secondo il Codice della Strada, è obbligatorio tenerle accese pure di giorno. Il testo legislativo italiano dà delle precise indicazioni, le quali, se violate, possono costare davvero caro.

Prepararsi a puntino sulla materia permette di scongiurare spiacevoli sorprese poi, a danno ormai fatto. Perché, come dicevano i latini, Ignorantia legis non excusat, l’ignoranza della legge non scusa. Andiamo allora a scoprire, punto per punto, le direttive fornite dalla normativa nazionale, dei principi inviolabili.

I consigli lasciateveli dare dagli amici, qui ci sono dei paletti rigorosi da rispettare, stabiliti al fine di assicurare la sicurezza generale. Lo stesso obiettivo perseguito dall’Unione Europea, tramite vari provvedimenti, inclusa l’implementazione, a partire da luglio 2024, di tecnologie ausiliarie alla guida, come il limitatore automatico di velocità.

Le luci obbligatorie

In particolare, le luci dell’auto obbligatorie su ogni veicolo sono gli abbaglianti, le luci di posizione, gli anabbaglianti, le luci di arresto, della targa, di direzione, di emergenza, di retromarcia, fendinebbia. In parte entrano in funzione automaticamente alla messa in moto del veicolo, in parte è necessario l’intervento dell’automobilista.

L’accensione di anabbaglianti, luci di posizione e della targa sono immancabili in autostrada e sulle strade extraurbane. Ovviamente è meglio tenerle accese anche in città, migliorando le condizioni di visibilità. Se questo vale per le auto è bene dire che per i veicoli a due ruote il ricorso è sempre obbligatorio. Le luci di posizione sono bianche davanti e rosse dietro. Il loro compito non è di illuminare la strada ma solo di rendere l’auto più visibile dagli altri guidatori. Sono gli anabbaglianti, invece, che hanno la primaria funzione di illuminare la strada davanti al mezzo.

Gli anabbaglianti sono obbligatori in ogni caso fuori città, ma anche all’interno di questa quando le condizioni lo richiedono (specialmente quelle meteo). Gli abbaglianti devono essere usati solo fuori città e ammesso che non si corra il rischio di arrecare fastidio agli altri conducenti. In caso di contravvenzione in merito è prevista la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida. L’uso degli abbaglianti è consentito nei centri urbani esclusivamente per segnalare l’intenzione di effettuare un sorpasso. Nelle condizioni di nebbia si possono accendere i fendinebbia, più potenti e che, per questo, migliorano di molto la visibilità sia attiva che passiva.

Le altre

Altrettanto importante l’uso di ulteriori luci dell’auto. Se si sosta in una carreggiata su strada priva di illuminazione è previsto l’uso delle luci di posizione. In alcuni veicoli, per questi casi, esistono le apposite luci di parcheggio. La mancata accensione viene sanzionata con la decurtazione di 2 punti dalla patente. Gli indicatori di direzione vanno impiegati sempre per segnalare l’intenzione di cambiare corsia o sorpassare. A propria volta, le luci d’emergenza devono essere utilizzate in ogni situazione in cui è presente un pericolo o si vuole segnalare una sosta di emergenza in attesa di installare il triangolo.