I coprisedili aiutano a prendersi cura della propria auto, soprattutto nei periodi caldi dell’anno, durante i quali si rischiano danni permanenti. Fanno comodo in piena estate, quando, se ne abbiamo l’opportunità, ce ne andiamo in vacanza, siamo spesso costretti nell’abitacolo di una vettura, guidando per ore. Una bella sudata, in tutti i sensi!
I tragitti paiono interminabili, soprattutto a causa delle temperature bollenti e l’insopportabile umidità, la parte peggiore. L’aria condizionata può di certo alleviare la pena, almeno un po’, ma non è in grado di far miracoli. A prescindere da quanto sia sofisticato, bisogna pur essere realisti circa la sua efficacia perché va bene essere ottimisti, a patto di avere comunque chiara la reale efficacia dello strumento, ormai diventato parte integrare della dotazione di serie della prevalenza delle macchine.
Le uniche eccezioni rimaste sono le utilitarie ultra low-cost, economiche oltre ogni immaginazione a causa delle caratteristiche assai modeste. E, a voler essere pignoli, gli esemplari in questione sono perlopiù reperibili nel mercato dell’usato, giacché gli stringenti protocolli introdotti dall’Unione Europea impongono le aziende di montare un pacchetto tecnico all’altezza.
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Pericolo sudore
Torniamo, però, al tema centrale del presente articolo: il coprisedile. Capita che la parte anteriore del nostro corpo sia al fresco, mentre quella posteriore, a contatto, si ritrovi madida di sudore. Una sensazione spiacevole, la quale, se protratta per ore, tende risultare davvero fastidiosa. Ci si ritrova così in buona parte sudati e avvolti dall’aria condizionata. Un mix non esaltante per la propria salute.
Se il benessere fisico viene ovviamente posto in cima alle rispettive esigenze, occorre preoccuparsi anche dello stato di usura del rispettivo veicolo. Il sudore infatti contiene una componente acida, che andrà a impregnare il tessuto adibito a rivestire il sedile. Quest’ultimo inevitabilmente presenterà delle macchie e la sua consistenza, a lungo andare, andrà a deteriorarsi.
Se il sediolino è in versione standard, con un tessuto economico a proteggerlo, il danno, sotto il profilo economico, sarà magari contenuto. Tutt’altra storia invece se si ha a che fare con dei sedili in pelle pregiata. Sono, dunque, almeno due i motivi per cui consigliamo di adoperare dei coprisedili in estate. Essi riescono a facilitare la circolazione dell’aria dietro la schiena, al fine di evitare o quantomeno contrastare la formazione di sudore, a protezione degli interni.
Dove trovarli e quanto costano
La soluzione più economica, e di conseguenza la più adottata, consiste nei coprisedili in tessuto. Tantissimi i modelli in commercio, in vendita anche nei supermercati. Se si è intenzionati a utilizzarli soltanto in determinati periodi dell’anno, acquistarne alcuni per pochi euro potrebbe non essere una cattiva idea.
In merito ai prezzi, un articolo di buona fattura, ma non di livello superiore, potrebbe costare circa 60 euro. Qualora non si avessero particolari pretese invece, è possibile cavarsela a cifre ridotte, intorno ai 40 euro. Qualunque sia la scelta effettuata, è opportuno affidarsi sempre a prodotti certificati CEE, anziché potenzialmente composti da sostanze pericolose. Copripelle in pelle ovviamente prevedono fasce di prezzo ben più alte, con l’ecopelle che può rappresentare un ottimo compromesso.