Synfuel è un carburante diesel sintetico elaborato dalla Shell e Volkswagen. Questo prodotto è privo di zolfo e sostanze aromatiche. La sua creazione rende così possibile la normale circolazione dei veicoli portando a una riduzione delle emissioni inquinanti (gas serra).
I test realizzati sul Synfuel hanno addirittura portato a una riduzione del 50% sulle emissioni dello stesso carburante diesel. Dal colore cristallino, molto simile all’acqua, è privo di zolfo. Può essere immesso direttamente nel serbatoio oppure miscelato al diesel tradizionale. Per quanto riguarda l’ottenimento del combustibile Synfuel, esso deriva dalla lavorazione di biomasse, carbone, gas naturale e scisto bituminoso. Questi materiali vengono lavorati secondo il processo di conversione Fischer-Tropsch, conversione da metanolo a benzina o liquefazione diretta del carbone.
Nel 1913 si assiste alla prima conversione diretta del carbone e in seguito al deposito del brevetto Bergius. Nel 1914 i tedeschi (loro creatori) iniziano a realizzare gli impianti e nel 1919 ha inizio la produzione del Synfuel. Nel 1923 Fischer e Tropsch creano la conversione indiretta del carbone (gassificato e convertito in carburante sintetico). Dopo il 1937 in Germania si costruiscono altri impianti, di cui quattro che usano la pece di catrame minerale bituminoso. Contemporaneamente Heydebreck sintetizza olio alimentare che viene fatto testare dai prigionieri dei campi di concentramento. Nel 1950 gli impianti vengono chiusi a seguito del crollo del costo del petrolio.
Come già affermato in precedenza, per creare il combustibile sintetico Synfuel è necessario seguire alcuni processi, tra cui: conversione diretta, indiretta, processo di pirolisi, carbonizzazione e d’idrogenazione. La conversione diretta avviene attraverso la lavorazione della biomassa, carbone o gas. Questi si trasformano in idrogeno e monossido di carbonio. Quest’ultimo viene poi trasformato in combustibile liquido attraverso la sintesi Fischer-Tropsch.
La conversione diretta porta alla trasformazione del carbone o biomasse in maniera diretta, attraverso la gassificazione. Il processo d’idrogenazione è noto anche con il nome di Bergius. Il carbone viene liquefatto e mescolato con un gas (idrogeno) e riscaldato (idrogenazione). In seguito il carbone secca, si miscela a petrolio pesante e si aggiunge un catalizzatore. Ovviamente questo processo avviene a una temperatura compresa tra i 400 e i 500 °C e 20-70 Mpa di pressione dell’idrogeno.
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