La visita medica per la patente è una misura fondamentale per ottenere l’idoneità alla guida senza alcun tipo di impedimento, un obbligo che bisogna rispettare non soltanto per ottenere la licenza di guida, ma anche in occasione del rinnovo. Non è così semplice destreggiarsi in questo universo di burocrazia, viaggiando tra costi, documenti e altri voci che diventano essenziali per raggiungere l’obiettivo sperato, quello di poter salire al volante senza troppi patemi.
Le norme in vigore legano il conseguimento della licenza alle condizioni psicofisiche. Soltanto nel caso di semaforo vedere da parte del medico – e dopo aver oltrepassato gli esami di teoria e pratica – si può guidare un veicolo a due, tre o quattro ruote. Il controllo delle condizioni di salute è in una costante per gli automobilisti italiani, già da molto tempo. Anche nel caso di rinnovo della patente un medico legale considera e valuta le condizioni fisiche del patentato. In particolare quelle visive e uditive.
Primo step della visita medica patente è l’incontro di persona con il medico di fiducia, o medico di famiglia. Si tratta del dottore di base, quello che è a conoscenza della presenza di malattie e di farmaci assunti, sia nel passato che nel presente. Dunque, ecco come funziona e in cosa consiste la visita medica patente.
Indice
Visita medica, il certificato essenziale
Il target per il quale è stato varato l’obbligo di una visita medica per la patente di guida è la valutazione delle capacità fisiche e psicologiche del potenziale automobilista, in modo da essere certi che non possa essere un pericolo per sé e per gli altri, a cominciare dai pedoni e passando per tutti gli altri utenti della strada. La visita medica è obbligatoria e deve essere effettuata sia in occasione del primo conseguimento della patente, sia in caso di rinnovo patente.
Per prima cosa bisogna recarsi dal medico di base, il quale rilascerà, in caso di idoneità, il certificato anamnestico, ovvero un documento che attesta, queste voci in particolare:
- problemi cardiocircolatori, al sistema endocrino o neurologico;
- presenza di diabete mellito, epilessia o malattie articolari, del sangue o urogenitali;
- eventuali patologie psichiche;
- eventuali dipendenze da alcol, sostanze psicotrope o stupefacenti;
- possibili patologie dell’apparato visivo o uditivo.
In ogni caso si tratta di un’attestazione che ha un valore superiore rispetto all’autocertificazione in vigore fino al 2010. Il secondo passaggio consiste nella prenotazione della visita medico legale. Bisogna però fare massima attenzione alla durata del certificato anamnestico: questo deve essere usato entro tre mesi dal suo rilascio, quindi conviene muoversi per tempo in modo da evitare che questo scada.
Il controllo della ASL
Una volta ottenuto il certificato anamnestico, è necessario recarsi da un dottore autorizzato dall’ASL. In alternativa, oltre ai medici operanti nell’ASL della zona nella quale si ha la residenza, un soggetto può rivolgersi a un’autoscuola, a medici che operano in collaborazione con il Ministero della Salute, ai medici Militari in servizio permanente, al corpo sanitario della Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco, Ispettori Medici delle Ferrovie dello Stato o medici del Ministero del Lavoro.
Il medico, quindi, controlla il certificato anamnestico e poi porta avanti una visita. In modo specifico si occupa di:
- effettuare la visita oculistica, nella quale verifica che non ci sia un’acutezza visiva di almeno sette decimi con almeno due decimi per l’occhio più debole;
- effettuare un controllo dell’udito, nel quale viene sottoposto a giudizio il senso di una conversazione a non meno di due metri
Se i parametri risultato regolari, il medico rilascia il certificato, nel quale si dichiara che il soggetto possiede i requisiti psicofisici minimi richiesti per entrare in possesso della patente di guida. Eventualmente, in altri particolari casi, il medico potrà imporre l’obbligo delle lenti a contatto e quindi decidere se obbligare il soggetto a portare un paio di occhiali o di lenti per guidare in massima sicurezza. Se non si supera la visita, ci si può rivolgere alla Commissione Medica Locale (CML) che effettua una terza visita per indagare più a fondo gli aspetti sul quale sono stati manifestati dei dubbi.
Il costo della visita medica
Sul costo di una visita medica il giudizio non è univoco, infatti il prezzo muterà in base al luogo dove verrà effettuata, al pari del valore del certificato anamnestico che può variare a seconda del medico di base. Ricordando che il certificato anamnestico deve essere utilizzato entro 3 mesi, il costo è soggetto alla libera tariffazione. Nella maggior parte dei casi la spesa è di circa 60 euro. Ci sono due alternative. La prima è rivolgersi ai medici dell’Asl. Ma anche in questo caso è applicato un costo variabile in base alla propria Regione. La seconda è contattare i medici abilitati dal Ministero della Salute. La spesa media è di circa 30 euro.
Visita per il rinnovo patente
Per il momento del rinnovo della patente, spesso è l’autoscuola stessa a realizzare la visita medica presso la sua sede: dunque si può prenotare direttamente in loco e il medico convenzionato sarà l’autore della visita. Il costo di questa procedura presso l’autoscuola è di circa 60 euro, ma le tariffe possono cambiare in base al libero mercato.
Il rinnovo patente si effettua:
- fino ai 50 anni, ogni 10 anni;
- tra i 50 e i 70 anni, ogni 5 anni;
- tra i 70 e gli 80, ogni 3 anni;
- dopo gli 80 anni, ogni 2 anni;
In genere i documenti e i costi necessari sono:
- la patente in scadenza;
- un documento d’identità;
- una fotografia formato tessera (40×33 mm);
- la ricevuta di pagamento dei bollettini PagoPA per la tariffa N004 ‘Rinnovo patente’ da 26,20 euro (Diritti 10,20 euro + Bolli 16,00 euro). Per chi risiede in Sicilia usare la tariffa N007 ‘Rinnovo patente (Sicilia)’ da 10,20 euro;
- il codice fiscale.
Ai costi per il rinnovo patente si sommano quelli per la visita medica e per la gestione della pratica. Con importi che variano a seconda della struttura a cui ci si è rivolti e della categoria di patente da rinnovare. Alla fine il costo totale di una patente A o B oscilla tra 60 e 150 euro circa, escluse le eventuali spese di spedizione del documento a domicilio.
I controlli riguardano sempre aspetti quali la vista, l’udito e le condizioni psicofisiche generali. Insomma, sempre meglio prestare la massima attenzione anche a queste scadenze che sono del tutto tassative, e dalle quali non si può in alcun modo scampare.