Che differenza c’è tra autovelox e safety tutor in autostrada?

Autovelox e Tutor sono due dispositivi differenti che permettono di rilevare la velocità dei veicoli sulla rete stradale, vediamo le differenze.

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Redazione

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Pubblicato: 11 Aprile 2018 14:19

Per misurare la velocità delle automobili sulla rete stradale ci sono due tipi di dispositivi differenti: gli Autovelox e i Tutor. A volte si fa confusione tra i due metodi di rilevamento, chiariamo le loro caratteristiche e i rispettivi utilizzi per capirne la differenza.

L’Autovelox nasce negli anni ’50 in Germania, installato per la prima volta nel 1957; in Italia invece il dispositivo è comparso nel 1972 come strumento destinato alla Polizia Stradale e alla Polizia Municipale, per rilevare il superamento dei limiti di velocità stabiliti dal Codice della Strada.

Queste apparecchiature hanno poi seguito una grande evoluzione ed oggi ne esistono di diverse tipologie, che possiamo unire essenzialmente in quattro gruppi distinti:

  • Autovelox con funzionamento a fotocellule: sono quelli più diffusi, si servono di due fotocellule laser; la prima rileva il passaggio della testa dell’auto facendo partire un timer, che si blocca al passaggio del veicolo attraverso il fascio della seconda fotocellula. Sapendo la distanza che c’è tra le due fotocellule, si calcola il tempo impiegato per attraversarle entrambe e quindi la velocità a cui l’auto è passata. Nel caso in cui sia superiore rispetto al limite consentito in quel tratto di strada, il dispositivo scatta automaticamente una foto in formato digitale. Questa tipologia di autovelox può essere inserita negli autobox, scatole metalliche a bordo carreggiata,  oppure in postazioni mobili o sulle auto della Polizia.
  • Autovelox con funzionamento laser: comunemente chiamati telelaser. L’operatore tiene in mano l’apparecchio e lo punta su quei veicoli dei quali vuole rilevare la velocità. Il dispositivo emette un raggio laser, dopodichè un sensore ottico rileva il segnale di ritorno generato dalla riflessione dello stesso sulla carrozzeria. In questo modo si riesce a determinare la velocità dell’automobile in meno di un secondo.
  • Autovelox con funzionamento radar: questi in realtà non sono molto utilizzati, consentono la misurazione della velocità delle auto su strada calcolando l’eco del segnale radar emesso su determinate frequenze; sostanzialmente si tratta dello stesso principio su cui si basano i radar aerei.
  • Autovelox con ripresa televisiva: elaborano le immagini riprese da una telecamera per calcolare la velocità dei veicoli. Ci sono quelli da inseguimento, a bordo delle macchine della Polizia, consentono di misurare la velocità dei veicoli che viaggiano davanti alla pattuglia, confrontandola con i dati del tachimetro di bordo. Il PASVC, Project Automation Speed Video Control, invece rileva la velocità istantanea attraverso tre telecamere, due in bianco e nero con infrarossi e una a colori, stabilendo appunto la velocità con cui sta viaggiando il veicolo interessato.

Il Tutor invece è un dispositivo differente, introdotto in Italia da Autostrade per l’Italia, in grado di misurare la velocità media dei veicoli. Grazie a questa avanzata tecnologia, la Polizia Stradale può impiegare le pattuglie in altri servizi molto utili sulle strade. Questi dispositivi sono stati realizzati nel rispetto della privacy e delle norme sulla sicurezza informatica.

I Tutor sono stati installati su quasi tutta la rete autostradale nazionale e permettono di controllare la velocità media tra due punti di passaggio, l’uno posto solitamente ad una distanza compresa tra i 10 e i 30 km dall’altro. Sono gli unici dispositivi in grado di calcolare la media di velocità percorsa tra due punti e consentono quindi di evidenziare l’eventuale eccesso di velocità.

Il Tutor capta il numero di targa dell’auto al passaggio attraverso il primo punto, grazie ad una telecamera, salvando data e ora. Sul secondo punto di controllo il dispositivo si focalizza sul passaggio del medesimo veicolo, segnalando nuovamente targa, giorno e ora. I dati sono trasmessi ad un computer centrale che fa la valutazione. La multa scatta automaticamente se risulta il superamento dei limiti di velocità.