La Francia, per fronteggiare l’aumento del numero dei morti sulle strade, ha deciso di abbassare il limite di velocità nelle strade extraurbane con due corsie e senza spartitraffico. Il primo ministro Edouard Philippe ha annunciato infatti l’entrata in vigore del provvedimento a partire dal 1° luglio 2018 con il desiderio di contribuire con questa scelta, risultata in verità impopolare, a salvare centinaia di persone dalle stragi sulle strade francesi.
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I nuovi limiti in Francia per ridurre gli incidenti stradali
Nel 2017 in Francia si è registrato un alto numero di vittime causato dagli incidenti stradali, con un aumento progressivo nel tempo che ha portato un passaggio, negli anni precedenti, da 3.268 morti nel 2013 a 3.469 nel 2016. Per cercare di ridurre questi numeri il 1° luglio 2018 è entrato in vigore il nuovo codice della strada con una diminuzione della velocità sulle strade extraurbane a due corsie di percorrenza e senza spartitraffico.
La velocità è passata così da 90 a 80 km/h e questa decisione è stata annunciata il 9 gennaio dal primo ministro Edouard Philippe con la prospettiva di vedere scendere il numero delle vittime. Proprio il 55% delle vittime decedute nel 2016, circa 1.911 persone, sono purtroppo morte a causa di incidenti su questo tipo di strade che, con i suoi 400.000 chilometri, rappresenta il 40% del totale della rete stradale francese.
Sostenitori e contestatori del provvedimento
Questa scelta ho sollevato molte proteste e critiche nei confronti del primo ministro, il quale ha dichiarato come questa riduzione potrebbe salvare dalle 350 alle 400 persone all’anno, secondo le stime del Conseil Interministériel de la Sécurité Routière (CISR), e ridurre così anche il numero di incidenti e di feriti. Il suo commento, contro le proteste che si sono sollevate, è stato “Se salvare vita significa essere impopolare allora sarò felice di esserlo”.
I sostenitori dell’azione preventiva del governo francese hanno riportano, a favore del provvedimento, i dati statistici che vedono il 32% degli incidenti mortali causati dall’eccesiva velocità, andando così ad incidere sul numero totale di incidenti stradali che nel 2016, secondo le ricerche condotte da The Telegraph, è stato di 70.000.
I contestatori della manovra invece, con in prima linea il presidente dell’associazione “L’association 40 millions d’automobilistes” che aveva raccolto durante una campagna di protesta ben 600.000 firme contro l’iniziativa, hanno sottolineato come invece siano i comportamenti scorretti alla guida e non l’eccessiva velocità a provocare più danni. Si è invocata allora una maggiore attenzione a normare e punire questi atteggiamenti piuttosto che ridurre i limiti di velocità sulle strade. Inoltre, molte persone hanno sostenuto che questa decisione costituisce l’ennesimo modo, da parte del governo, per fare cassa a danno degli automobilisti e che, come molte altre decisioni politiche, sia venuta dalla sede centrale del governo, da Parigi, senza interpellare anche la provincia del Paese.
Gli altri limiti di velocità in Francia
La riduzione dei limiti di velocità sulle strade francesi ha visto una lunga discussione che è iniziata nel 2013 e che ha portato poi ad una sperimentazione su alcune strade secondarie nel 2015, contrastata anche da una raccolta firme da 1,5 milioni di firmatari, raccolte dalla “Ligue de Défense des Conducteurs”.
Questo provvedimento, apparso nel decreto del 15 giugno 2018 n. 2018-487, pubblicato sul Journal Officiel Républiche Française n. 0138 del 17 giugno 2018, coinvolge le autovetture, gli autocarri fino a 3,5 tonnellate di massa a pieno carico e gli autobus senza passeggeri in piedi. Insomma, tutti i veicoli in grado di circolare ad una velocità massima di 90 km/h.
Oltre alla riduzione della velocità su strade a due corsie di circolazione senza separazione centrale, occorre ricordare anche gli altri limiti che sono di 50km/h nei centri abitati e di 110 km/h sulle strade a doppia carreggiate separate, oltre al limite di 130 km/h sulle autostrade che si abbassa a 110 km/h in casso di pioggia e se il conducente ha conseguito la patente da meno di due anni. In Francia esiste anche il limite per il tasso alcolemico di 0.5 g/l, lo stesso che in Italia, ed è vietato l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida, anche con gli auricolari.