I numeri sugli incidenti stradali saranno destinati a calare, drasticamente, in futuro grazie alla tecnologia delle nuove auto. Il livello di sicurezza dei veicoli è già cresciuto in modo sensibile negli ultimi anni, grazie ai sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica di emergenza Aeb (Autonomous Emergency Braking). Tutte le automobili di ultima generazione presentano l’innovativo sistema perché divenuto obbligatorio da disposizioni europee. Passo dopo passo la crescita della sicurezza a bordo delle vetture, nell’ultimo ventennio, è stata sensibile. Nel 2004 venne introdotto l’obbligo dell’Abs, mentre nel 2014 fu il turno del controllo elettronico della stabilità (Esc), oltre ai sensori per il monitoraggio della pressione delle mescole (Tpms). Nonostante i suddetti sistemi i morti sulle strade sono aumentati in modo allarmante. I pedoni e i ciclisti rappresentano i soggetti deboli sulle strade e i produttori hanno lanciato nuove tecnologie per ridurre ogni rischio.
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Brake assist, l’innovazione di Bosch
La frenata automatica d’emergenza, o anche conosciuta con il nome Brake Assist consente il riconoscimento del corpo di una persona (a piedi o in bicicletta) grazie alla presenza di una telecamera tridimensionale. Il marchio Bosch si è impegnato nella creazione del sistema d’emergenza di frenata, diventando leader del mercato. La tecnologia predittiva salvaguarda i pedoni e i ciclisti ed è in grado di rilevare incidenti imminenti con le sagome che attraversano le strisce pedonali o si trovano sulla stessa strada o ancora tagliano la traiettoria in zone non protette. Il sistema avvisa l’automobilista e provvede alla frenata in maniera automatizzata. In caso di distrazioni umane si tratta dell’unico sistema tecnologico in grado di evitare l’urto con il pedone o il ciclista. Un avviso acustico del pericolo imminente desta il conducente distratto, prima di imprimere la massima forza frenante in caso di mancato intervento del guidatore.
Frenata automatica d’emergenza, quadro normativo
La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite ha annunciato degli obiettivi chiari per ridurre gli incidenti stradali tra il 2020 e il 2030. Ben il 40% delle morti causate da incidenti avviene nei contesti urbani. Sulla base di una analisi dell’EuroNcap, la frenata automatica d’emergenza sarebbe diventata obbligatoria perché ridurrebbe i tamponamenti più comuni, nati da distrazione o mancanza di visibilità, con una stima di circa 1.000 morti in meno all’anno. L’Aeb è stata introdotta prima in Giappone, mentre in India è diventata obbligatoria ad inizio 2022.
La frenata d’emergenza Aeb incrocia i dati provenienti da sensori, lidar e telecamere montati a bordo dell’auto. Bosch, in un comunicato, ha annunciato: “Questi assistenti elettronici sono sempre vigili e, in caso di emergenza, rispondono più rapidamente di quanto le persone possano fare. Sono uno dei sistemi di assistenza più utili perché funzionano da soli, indipendentemente dallo stato di salute, di coscienza e di attenzione del guidatore“. Gli automobilisti italiani si stanno abituando ai pregi e difetti della frenata d’emergenza assistita. Si guida con maggiore sicurezza con la presenza di un impianto tecnologico pronto ad intervenire in caso di emergenze in auto. Il sistema, infatti, permette a radar e sensori anche di visualizzare un ostacolo non visibile all’occhio umano.