Intraprendere una carriera nella polizia municipale può rappresentare uno sbocco professionale valido per molti giovani, non solo perché, trattandosi di un impiego statale, consente di godere di alcuni privilegi, ma anche perché il ruolo che il vigile urbano ricopre nella società non è solo quello di regolare il traffico e fare multe, ma anche di garantire l’ordine e la sicurezza di cittadini ed automobilisti, facendo rispettare a tutti le norme imposte dal codice della strada.
Trattandosi di un dipendente pubblico, per poter diventare vigile urbano occorre, prima di tutto superare un concorso. Se, pertanto, siete interessati a questa professione, tenete d’occhio gli annunci di bandi per addetto di polizia municipale pubblicati in Gazzetta Ufficiale, oppure iscrivetevi a qualche sito dove sia previsto l’invio di una mail di allerta qualora il vostro comune, o un comune vicino al vostro, pubblichi un bando di concorso per un impiego in questo settore.
Il ruolo del vigile urbano è cruciale per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme all’interno delle nostre città. Questi professionisti svolgono compiti di vigilanza, controllo del traffico, gestione delle emergenze e molto altro ancora. Diventare un vigile urbano in Italia richiede impegno, studio e superamento di specifici esami. In questo articolo esamineremo le pratiche e gli esami necessari per intraprendere questa carriera.
Indice
Requisiti e Pratiche Preliminari
Prima di poter accedere agli esami per diventare un vigile urbano, è necessario soddisfare determinati requisiti stabiliti dalla legge italiana. Tra questi requisiti si possono trovare:
Cittadinanza Italiana: È richiesto essere cittadini italiani per poter accedere alla professione di vigile urbano.
Età: Solitamente, l’età minima per intraprendere questa carriera è di almeno 18 anni e massimo 30 anni, anche se ci possono essere variazioni a seconda dei regolamenti locali.
Diploma di Scuola Superiore: È richiesta la laurea di scuola superiore o un titolo di studio equivalente.
Idoneità Fisica e Psicologica: È necessario superare esami medici e psicologici per garantire di essere idonei per svolgere le mansioni del vigile urbano.
Esami di Selezioni e Formazione
Per diventare un vigile urbano, è necessario superare una serie di esami di selezione e formazione. Questi possono variare leggermente a seconda della città o della regione, ma generalmente includono:
Prova Scritta: Consiste in un test che valuta le conoscenze generali su leggi, regolamenti, codici stradali e procedure di sicurezza.
Prova Orale: In questa fase, i candidati possono essere sottoposti a domande riguardanti la legislazione specifica riguardante il ruolo del vigile urbano e situazioni ipotetiche che potrebbero verificarsi durante il servizio.
Prova Pratica: Questa prova può includere situazioni simulate di gestione del traffico, intervento in caso di emergenze, e altre abilità pratiche necessarie per il ruolo.
Corso di Formazione: Dopo il superamento degli esami di selezione, i candidati devono frequentare un corso di formazione presso una scuola di polizia locale o un’istituzione simile. Questo corso fornisce una formazione pratica e teorica approfondita sulle leggi, le procedure operative e le abilità necessarie per svolgere il lavoro di vigile urbano in modo efficace e sicuro.
Normative di Riferimento
Le normative di riferimento per il ruolo di vigile urbano in Italia includono:
- Codice della Strada: il codice regola il traffico stradale e stabilisce le norme e le sanzioni per il rispetto delle regole della strada.
- Legge 65/1986: questa legge stabilisce le disposizioni per l’ordinamento degli ufficiali di polizia municipale e dei vigili urbani.
- Legge 121/1981: questa legge disciplina le funzioni dei vigili urbani e le sanzioni amministrative per le violazioni delle norme di circolazione.