Sono tanti gli automobilisti che iniziano a valutare la possibilità di gonfiare le gomme con l’azoto. Di certo un’operazione simile potrà apportare dei benefici solo se siete al volante di una macchina dalle alte prestazioni, altrimenti non avvertirete alcun cambiamento. Il primo vantaggio è che l’azoto non risente degli sbalzi di temperatura quindi tende a mantenere la pressione delle gomme stabile.
Tuttavia la differenza sarà avvertita solamente con vetture che raggiungono una temperatura minima di funzionamento di almeno ottanta gradi. Questo significa che se guidate comunemente su strade urbane è del tutto inutile gonfiare le gomme con l’azoto. Difatti anche quando la ruota viene sollecitata, raggiunge al massimo i sessanta gradi e in quel caso la differenza di pressione sarà di appena 0,15 bar.
L’azoto tuttavia offre un importante vantaggio: essendo un gas inerte e secco, non contiene anidride carbonica e non produce umidità. Di conseguenza le cinture metalliche interne al pneumatico non saranno soggette alla ruggine, come accade normalmente con tutte le gomme. Gli pneumatici pertanto dureranno di più, consentendo di risparmiare anche a lungo termine, diradando l’acquisto di nuove gomme.
Gonfiare le gomme con l’azoto significa anche ridurre la possibilità che si disperda il gas nell’aria, come avviene con l’ossigeno, evitando così un eventuale scoppio della gomma a causa dell’abbassamento della pressione. Questo si traduce in una maggiore sicurezza per chi si trova alla guida del veicolo, oltre ad una maggiore tenuta e aderenza delle gomme su strada. Non sono poi da trascurare le riduzioni sui consumi del carburante.
Le piccole utilitarie, spesso anche molto leggere, non necessitano dell’azoto. Essendo difatti quest’ultimo molto più leggero rispetto all’ossigeno, c’è il rischio che l’auto diventi sensibile alle varie manovre con lo sterzo e quindi instabile. Pertanto valutate sempre, insieme al vostro gommista di fiducia, quanto possa essere utile gonfiare le gomme con l’azoto nel vostro caso.