L’uso corretto degli indicatori di direzione innalza il livello di sicurezza e aiuta a prevenire incidenti stradali. Da qui l’importanza di verificare periodicamente il funzionamento delle frecce del proprio veicolo e, in caso di malfunzionamenti, rivolgersi a un’officina di fiducia.
Le norme del Codice della Strada impongono l’impiego degli indicatori di direzione per segnalare ogni cambio di corsia o svolta. In caso contrario si va incontro a multe salate e alla perdita di punti sulla patente, oltre a compromette la sicurezza di automobilisti e pedoni.
Indice
Qual è la funzione degli indicatori di direzione
Gli indicatori di direzione, comunemente noti come frecce o lampeggianti, hanno la funzione di segnalare in anticipo le intenzioni di cambiare direzione, migliorando la comunicazione tra i conducenti e riducendo il rischio di incidenti. Per un utilizzo corretto bisogna attivare le frecce con un certo margine di anticipo prima di effettuare la manovra e non in simultanea. In questo modo gli altri utenti della strada possono adeguare la guida in modo tempestivo.
Se si percorre una strada principale che curva, non è necessario utilizzare l’indicatore di direzione per continuare sullo stesso percorso. Il conducente deve però attivare la freccia quando lascia una strada principale per immettersi in una secondaria, anche se la deviazione può sembrare intuitiva.
Quando bisogna sempre usare le frecce dell’auto
L’uso degli indicatori di direzione è regolato dal Codice della Strada. Quando ci si avvicina a un bivio o a un incrocio su una strada rettilinea, è obbligatorio utilizzare le frecce per indicare se si intende svoltare, guidando così gli altri automobilisti sulle proprie manovre previste. Anche nelle rotatorie, l’uso degli indicatori di direzione è regolamentato per prevenire confusione e incidenti: attivare la freccia a sinistra all’entrata se non si esce alla prima uscita e cambiare alla destra per indicare l’uscita immediatamente dopo aver superato l’ultima prima di quella da imboccare.
L’articolo 148 del Codice della Strada dispone che prima di iniziare a sorpassare, il conducente deve assicurarsi che il veicolo davanti non stia segnalando una manovra simile. A quel punto il sorpasso può essere iniziato con la segnalazione a sinistra. Allo stesso modo, per rientrare nella corsia di origine dopo il sorpasso, bisogna indicare la manovra inserendo la freccia a destra.
Quando non servono
I parcheggi e gli ingorghi stradali non richiedono l’uso delle luci di emergenza, una pratica purtroppo comune tra molti automobilisti. Durante un rallentamento improvviso, come in un ingorgo, è comune vedere veicoli che attivano erroneamente le luci di emergenza. Sebbene alcuni modelli di auto più recenti siano dotati di sistemi che le attivano automaticamente in caso di frenata brusca, l’azione più adeguata e preventiva sarebbe quella di toccare leggermente il pedale del freno prima di un arresto deciso, per avvisare i veicoli che seguono senza creare confusione.
Allo stesso tempo, quando ci si appresta a parcheggiare o a fermarsi temporaneamente lungo il bordo della strada, non è necessario ricorrere alle luci di emergenza. Possono generare incertezza negli altri conducenti sulle intenzioni di chi le ha attivate. È più corretto e chiaro usare l’indicatore di direzione del lato verso il quale si intende eseguire la manovra. Questa procedura rispetta le norme e facilita la comprensione delle proprie azioni da parte degli altri utenti della strada.
Come si usano correttamente gli indicatori di direzione
L’impiego degli indicatori di direzione, noti anche come frecce, serve per comunicare le manovre agli altri utenti della strada. Alcuni momenti chiave in cui attivarli sono:
- prima di iniziare una manovra di svolta, un cambio di corsia o una manovra di retromarcia;
- per annunciare l’ingresso in una carreggiata da una corsia di accelerazione;
- quando si prepara a spostarsi nella corsia di decelerazione;
- se si prevede di lasciare la carreggiata per effettuare una fermata;
- durante l’immissione nella circolazione stradale dal bordo della strada;
- all’inizio di un sorpasso, attivando l’indicatore sinistro, e alla conclusione, quando si rientra nella corsia originale, attivando quello destro.
L’utilizzo degli indicatori di direzione non è richiesto quando si procede in corsie parallele senza effettuare cambi di corsia, né è necessario mantenere l’indicazione per 500 metri dopo aver completato un sorpasso.
Come usarli durante un sorpasso
L’uso degli indicatori di direzione va ben oltre il semplice lampeggio momentaneo. Occorre attivare le frecce non solo prima di iniziare una manovra, come un sorpasso o un cambio di corsia, ma mantenerle accese per tutta la durata dell’azione fino a quando non è completata.
Molti conducenti tendono erroneamente a utilizzare gli indicatori di direzione solo per un attimo prima di eseguire un sorpasso o cambiare corsia, ma questo comportamento può generare confusione e pericoli sulla strada. Assicurarsi piuttosto che le frecce siano attivate in tempo e rimangano in funzione fino al completo rientro nella corsia o alla fine della manovra di svolta. Questo approccio non solo chiarisce le intenzioni del conducente agli altri utenti della strada, ma contribuisce a prevenire incidenti, facilitando una guida più fluida e sicura.
L’errore da non compiere
Prima di avviare qualsiasi manovra è indispensabile verificare l’assenza di altri veicoli, con particolare attenzione agli angoli ciechi. Segnalare una manovra all’ultimo secondo può non dare tempo sufficiente agli altri conducenti, specialmente quelli posizionati negli angoli ciechi, di reagire o allontanarsi in sicurezza.
In parallelo non bisogna attivare gli indicatori di direzione troppo presto per non generare confusione tra gli altri utenti della strada che potrebbero non capire le intenzioni del conducente o quando queste saranno messe in atto. L’equilibrio ottimale consiste nell’usare gli indicatori di direzione con un anticipo adeguato, permettendo a tutti i veicoli di riconoscere e adattarsi alle manovre imminenti.
Le sanzioni in caso di mancato rispetto dell’obbligo di segnalazione
L’articolo 154 del Codice della Strada stabilisce norme chiare per l’uso degli indicatori di direzione durante le manovre di guida. Queste segnalazioni luminose devono rimanere attive per tutta la durata della manovra e possono essere interrotte solo al suo completamento. Se i dispositivi di segnalazione sono inutilizzabili, il conducente deve segnalare le proprie intenzioni attraverso gesti convenzionali e ben riconoscibili. Trascurare queste normative non è un errore da prendere alla leggera.
Le penalità per mancata segnalazione comprendono infatti perdite di punti sulla patente e sanzioni pecuniarie. In particolare, un cambio di corsia senza l’uso degli indicatori di direzione comporta una perdita di 2 punti dalla patente e una multa variabile da 84 a 335 euro. Per un sorpasso non segnalato, la multa oscilla tra 80 e 323 euro. Se un conducente ripete la stessa infrazione entro tre anni dalla prima violazione, si troverà a perdere ulteriori 5 punti e potrebbe affrontare la sospensione della patente fino a tre mesi. Una svolta o l’immissione in una nuova strada senza adeguata segnalazione comportano una multa di 38 euro e la decurtazione di 2 punti.