L’introduzione del Documento unico di circolazione e di proprietà dei veicoli, comprese le moto, ha rappresentato una rivoluzione reale. Questo nuovo documento ha sostituito la carta di circolazione, integrando in un unico formato anche i dati precedentemente presenti nel certificato di proprietà rilasciato dal Pubblico registro automobilistico.
Il Documento unico viene rilasciato per le nuove immatricolazioni, in caso di furto, smarrimento, deterioramento o distruzione della vecchia documentazione oppure quando si devono registrare modifiche tecniche al veicolo. In questo contesto milioni di motocicli e autoveicoli stanno continuando a utilizzare la tradizionale carta di circolazione. E lo faranno almeno fino a quando non si presenterà la necessità di una sostituzione con il nuovo Documento unico.
Ecco dunque che per i possessori di una moto sapere come leggere e interpretare correttamente il libretto di circolazione della moto è tutt’altro che una mera informazione nozionistica.
Indice
Libretto di circolazione: istruzioni per l’uso per i motociclisti
Il libretto di circolazione raccoglie tutte le informazioni relative alle caratteristiche tecniche del mezzo e deve essere sempre presente a bordo. In caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, il libretto di circolazione della moto deve essere prontamente esibito.
La mancata presentazione durante un controllo può comportare sanzioni piuttosto severe. In particolare, chi viene sorpreso a circolare senza la carta di circolazione rischia una multa che varia da 42 a 173 euro. L’importo della sanzione può aumentare sensibilmente, arrivando fino a 1.731 euro, se il documento non viene presentato agli uffici di polizia entro i termini stabiliti dopo una richiesta formale.
Negli ultimi anni, il libretto di circolazione della moto è stato modificato per uniformarsi agli standard europei. Le informazioni che un tempo erano riportate per esteso, sono oggi sostituite da simboli e codici che rendono il documento più omogeneo con quelli utilizzati negli altri Paesi dell’Unione europea.
Come leggere il libretto di circolazione della moto
In termini pratici, il libretto di circolazione della moto è un grande foglio diviso in due facciate – anteriore e posteriore – ciascuna delle quali è ulteriormente suddivisa in quattro quadranti.
La facciata anteriore del libretto di circolazione della moto è dedicata alle specifiche identificative e tecniche del veicolo, oltre a riportare le informazioni relative al proprietario. Qui troverai dettagli come il numero di telaio, la cilindrata, il tipo di motore, e altre caratteristiche tecniche per identificare la moto.
La facciata posteriore è riservata agli aggiornamenti che riguardano sia il veicolo che il proprietario. In questa sezione sono ad esempio annotati le revisioni periodiche e i cambi di proprietà. Un aspetto distintivo della facciata anteriore è l’uso di simboli e codici organizzati secondo un ordine specifico. Questi codici sono essenziali per decifrare le informazioni tecniche e identificative riportate nel libretto.
Il significato di questi simboli e codici può essere trovato sulla facciata posteriore, insieme ad altre informazioni utili.
Il primo e il secondo quadrante
Il primo quadrante della facciata anteriore del libretto di circolazione della moto si distingue per la presenza della sigla dello Stato di appartenenza, che nel caso dell’Italia è rappresentata dal codice I. Al suo fianco troviamo il nome del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (o della Mobilità Sostenibili, secondo la precedente denominazione del dicastero). Questo quadrante racchiudere una serie di informazioni, tra cui:
- numero del libretto di circolazione (indicato con il codice N);
- targa del veicolo (codice A);
- codice alfanumerico di immatricolazione unico;
- data della prima immatricolazione (codice B);
- indirizzo di residenza dello Stato di immatricolazione e dati dell’intestatario (codice C).
Nel secondo quadrante, troviamo le informazioni più tecniche relative al veicolo. Qui sono riportati i dettagli su:
- nome del costruttore (D.1);
- tipo di veicolo e sigla del marchio (D.2);
- nome commerciale del modello (D.3);
- numero di telaio (E);
- massa a pieno carico (F.1);
- massa a pieno carico in servizio (F.2);
- massa massima con rimorchio (F.3).
Proseguendo, troviamo ulteriori dati come la data d’immatricolazione (codice I) e la categoria della moto (codice J). Man mano che si avanza nella lettura del libretto, le informazioni diventano più specifiche e tecniche. Per esempio, per le moto, è presente il rapporto tra potenza e massa (codice Q), mentre il colore della carrozzeria è indicato con il codice R, una caratteristica comune a tutti i veicoli.
Infine sono presenti le indicazioni relative alle emissioni acustiche (codice U) e ai gas di scarico (codice V), aspetti fondamentali per allinearsi alle normative ambientali vigenti.
Il terzo e il quarto quadrante
Nei terzi e quarti quadranti della facciata anteriore del libretto di circolazione della moto, le informazioni sono riportate per esteso, senza l’uso di codici. In particolare, questi quadranti forniscono il rapporto tra potenza e tara del veicolo per comprendere le prestazioni della moto. Sono poi specificate le misure degli pneumatici, essenziali per la sicurezza e l’aderenza su strada, nonché le dimensioni complessive del veicolo che possono influenzare la manovrabilità e la stabilità.
Un’altra informazione chiave presente è la classe ambientale della moto che indica il livello di emissioni inquinanti secondo le normative vigenti. Questo dato è sempre più rilevante in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.
Ecco quindi i dati sulla ruota di scorta, sul consumo di carburante e sulla massa a vuoto del veicolo che comprende anche i liquidi necessari al funzionamento della moto.
La parte posteriore
Nella facciata posteriore del libretto di circolazione della moto troviamo la legenda che decifra i codici e i simboli presenti nella parte anteriore così da interpretare correttamente le specifiche tecniche e identificative del veicolo.
Oltre a questa legenda, la facciata posteriore ospita le annotazioni relative ai passaggi di proprietà, aggiornando la storia del veicolo. Un altro aspetto da rilevare è l’applicazione dei bollini che attestano il superamento delle revisioni periodiche. Certificano che la moto ha rispettato i controlli obbligatori di sicurezza e emissioni, come richiesto dalla normativa in vigore.
Libretto di circolazione della moto e sanzioni
Se durante un controllo non si è in grado di esibire immediatamente il libretto di circolazione si va incontro a una multa che varia da 42 a 173 euro. Questa sanzione è prevista per chiunque circoli senza avere con sé questo documento.
Se si viene sanzionati per non avere il libretto di circolazione con sé e viene richiesto di presentarlo in seguito a un ufficio di polizia e non si ottempera a questa richiesta entro il termine stabilito (di solito entro pochi giorni), la sanzione può aumentare fino a 1.731 euro.