Come montare i sensori di parcheggio

Il montaggio dei sensori di parcheggio offre ad ogni automobilista la possibilità di effettuare manovre anche in spazi ristretti senza difficoltà

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 6 Agosto 2024 09:00

I sensori di parcheggio sono diventati una componente essenziale per molti automobilisti, facilitando le manovre di parcheggio e riducendo il rischio di tamponamenti. Questi dispositivi utilizzano onde ultrasoniche per rilevare la presenza di ostacoli nelle vicinanze del veicolo, fornendo avvisi sonori o visivi che aiutano il conducente a parcheggiare con precisione e sicurezza. Installare i sensori di parcheggio può sembrare complesso, ma con una guida dettagliata e gli strumenti giusti, è possibile eseguire l’operazione autonomamente.

Cosa sono i sensori di parcheggio e quante tipologie esistono

Un sensore di parcheggio è un dispositivo elettronico progettato per assistere i conducenti nelle manovre di parcheggio, rilevando la presenza di ostacoli vicini al veicolo. Utilizzando onde ultrasoniche o elettromagnetiche, questi sensori sono in grado di determinare la distanza tra l’auto e gli oggetti circostanti, emettendo avvisi sonori che aumentano di intensità man mano che l’ostacolo si avvicina. Posizionati solitamente sui paraurti anteriori e posteriori, offrono un supporto significativo nelle situazioni in cui la visibilità è limitata, come durante il parcheggio in retromarcia o in spazi ristretti. Esistono diverse tipologie di sensori di parcheggio, ciascuna con caratteristiche specifiche:

  • sensori ultrasonici: utilizzano onde ultrasoniche emesse da un trasmettitore e ricevute da un ricevitore. Misurano il tempo di ritorno delle onde per calcolare la distanza dagli ostacoli. Sono economici e facili da installare. Offrono una buona precisione nel rilevamento degli ostacoli. Tuttavia possono essere influenzati da condizioni ambientali estreme, come pioggia intensa, neve;
  • sensori elettromagnetici: creano un campo elettromagnetico attorno al veicolo. Qualsiasi oggetto che entra in questo campo altera il segnale, indicando la presenza di un ostacolo. Possono rilevare oggetti a contatto con la carrozzeria del veicolo, ideali per parcheggi paralleli stretti. Sono più costosi rispetto ai sensori ultrasonici e richiedono un’installazione più complessa;
  • telecamere di retromarcia con sensori integrati: combinano sensori ultrasonici o elettromagnetici con una telecamera, offrendo sia avvisi sonori che una visione visiva degli ostacoli. Forniscono una visione chiara dell’area dietro il veicolo, migliorando la precisione del parcheggio, ma costano di più e sono più complesse da installare.

I sensori di parcheggio offrono numerosi benefici che migliorano l’esperienza di guida e la sicurezza. In particolare:

  • sicurezza: aiutano a evitare collisioni con ostacoli non visibili, come bambini, animali o oggetti bassi;
  • comodità: rendono più semplice parcheggiare in spazi stretti o in condizioni di scarsa visibilità. Forniscono un’assistenza aggiuntiva ai conducenti meno esperti, aumentando la fiducia nelle manovre di parcheggio;
  • riduzione dello stress associato al parcheggio in aree congestionate o strette.

Installazione dei sensori di parcheggio

Prima di installare i sensori per il parcheggio, è importante capire dove conviene posizionarli. La scelta della posizione è cruciale per garantire il loro funzionamento efficace. Per i sensori posteriori, si consiglia di installarli a un’altezza compresa tra i 50 e i 70 cm dal suolo. Ciò consente ai sensori di rilevare ostacoli di varie dimensioni, dai marciapiedi agli oggetti bassi come quelli più piccoli sul terreno. È importante posizionare i sensori in modo equidistante l’uno dall’altro, generalmente con una distanza di 30-40 cm tra di loro. Tale distribuzione garantisce una copertura uniforme e completa dell’area posteriore del veicolo, riducendo i punti ciechi. Inoltre, dovrebbero essere posizionati vicino agli angoli del paraurti e lungo la parte centrale, per assicurare una rilevazione efficace sia ai lati che direttamente dietro il veicolo.

Per quanto riguarda i sensori anteriori, l’altezza di installazione è simile a quella dei sensori posteriori, ossia tra i 50 e i 70 cm dal suolo. Anche in questo caso, devono essere distribuiti in modo equidistante lungo il paraurti anteriore, coprendo l’intera larghezza del veicolo. La corretta posizione dei sensori anteriori è essenziale per evitare collisioni durante le manovre di parcheggio in avanti e per facilitare il rilevamento degli ostacoli non visibili dal posto di guida. È particolarmente importante assicurarsi che i sensori coprano gli angoli del paraurti anteriore, poiché questi sono i punti più vulnerabili durante le manovre di parcheggio.

L’installazione dei sensori di parcheggio inizia con la preparazione del paraurti anteriore. È essenziale pulire accuratamente la superficie del paraurti per garantire che non vi siano detriti o sporco che potrebbero ostacolare il montaggio. Utilizzando un metro a nastro e un marcatore, misurare e segnare con precisione i punti in cui i sensori verranno installati. Questi devono essere equidistanti per garantire una copertura uniforme. Una volta fatto ciò, utilizzare un trapano con le punte appropriate per praticare i fori nei punti segnati. I sensori devono essere inseriti nei fori e fissati saldamente per evitare movimenti durante la guida. Dopo averli montati, far passare i cavi attraverso il vano motore fino alla centralina di controllo, fissandoli con fascette da elettricista e nastro isolante per garantire che siano ben protetti e non interferiscano con altre parti del veicolo.

Per l’installazione dei sensori posteriori, il processo è simile a quello descritto per il paraurti anteriore. I cavi dei sensori, però, devono essere passati attraverso il bagagliaio fino alla centralina di controllo, fissandoli in modo sicuro per evitare che si muovano o si danneggino. Una volta completata l’installazione fisica, è importante collegare correttamente i cavi alla centralina e assicurarsi che siano protetti da nastro isolante e fascette.

Il passo successivo è collegare il sistema dei sensori ai circuiti elettrici del veicolo. La centralina di controllo deve essere installata in un’area sicura, come il bagagliaio o sotto il cruscotto. Collegare i cavi dei sensori alla centralina di controllo, assicurandosi che ogni connessione sia salda. Successivamente, collegare la centralina alla batteria del veicolo, prestando attenzione a collegare correttamente il polo positivo e negativo per evitare cortocircuiti. Inoltre, per i sensori posteriori, collegare il sistema ai circuiti delle luci di retromarcia in modo che i sensori si attivino automaticamente quando il veicolo è in retromarcia. Analogamente, per i sensori anteriori, collegare il sistema ai circuiti delle luci di posizione o ai circuiti dedicati, se presenti. Dopo aver effettuato tutte le connessioni, ricollegare il cavo negativo della batteria e verificare che i sensori funzionino correttamente eseguendo un test iniziale. Durante la prova, assicurarsi che i sensori rilevino gli ostacoli e che gli avvisi sonori o visivi siano attivati correttamente, effettuando eventuali regolazioni necessarie per garantire un funzionamento ottimale del sistema.