Moto storiche: quanti anni devono avere e quali requisiti devono rispettare

Rispettando i requisiti tecnici e amministrativi, le moto storiche possono essere preservate e, in alcuni casi, ancora utilizzate per la circolazione su strada

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Fabio Lepre

giornalista

Appassionato di motori e narratore delle storie dell'industria dell'auto. Sempre alla ricerca di notizie sul mondo delle 4 ruote e delle novità normative.

Pubblicato: 11 Settembre 2024 18:25

Le moto d’epoca e le moto di interesse storico e collezionistico sono un patrimonio importante per gli appassionati e collezionisti di veicoli a due ruote. Questi mezzi, sebbene non più contemporanei dal punto di vista tecnico, offrono un fascino unico e un valore storico inestimabile. Affinché una moto possa essere riconosciuta come d’epoca o storica, deve soddisfare una serie di requisiti stabiliti dal Codice della Strada e dalle organizzazioni riconosciute, come l’Automotoclub Storico Italiano (ASI) o la Federazione Motociclistica Italiana (FMI).

Moto d’epoca e moto storiche, quali sono le differenze

Il Codice della Strada distingue tra moto d’epoca e moto di interesse storico e collezionistico, con regole che ne regolano la circolazione e la conservazione.

Sono considerate d’epoca le moto che hanno almeno 20 anni dalla data di prima immatricolazione, ma che non sono più idonee alla circolazione su strada. Questi veicoli vengono spesso mantenuti per il loro valore storico, conservati in musei o collezioni private e possono circolare solo in occasioni speciali, come raduni o manifestazioni, e previo ottenimento di un permesso temporaneo dalle autorità competenti.

Anche le moto di interesse storico e collezionistico devono avere almeno 20 anni, ma a differenza delle moto d’epoca, possono circolare su strada, purché soddisfino i requisiti richiesti dalla normativa vigente. Le moto storiche devono essere mantenute nelle loro condizioni originali e iscritte in uno dei registri storici riconosciuti, come l’ASI o l’FMI, per ottenere il Certificato di rilevanza storica.

I requisiti tecnici per le moto storiche

Perché una moto possa essere classificata come storica, non basta che superi i 20 anni di età. Il veicolo deve mantenere le caratteristiche tecniche originali ovvero quelle che aveva al momento della sua produzione. In pratica qualsiasi modifica significativa rispetto alle specifiche di fabbricazione può compromettere il riconoscimento della moto come storica. Tra i requisiti tecnici che devono essere rispettati ci sono quelli relativi a:

  • sistemi di frenatura e sospensioni: devono essere conformi agli standard dell’epoca di fabbricazione, anche se sono ammesse alcune modifiche necessarie per la sicurezza;
  • impianto di illuminazione: deve mantenere il sistema originale, compresi i fari, gli indicatori di direzione e le luci di stop;
  • pneumatici e cerchi: devono corrispondere alle specifiche del modello originale, sebbene siano accettate alcune variazioni dovute alla disponibilità sul mercato.

Iscrizione ai registri storici, la procedura da seguire

Per ottenere il riconoscimento ufficiale come moto d’epoca o storica bisogna iscrivere il veicolo a uno dei registri storici riconosciuti, come l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o l’FMI (Federazione Motociclistica Italiana). L’iscrizione a questi registri non solo conferma il valore storico del veicolo, ma consente anche di accedere a benefici fiscali e assicurativi.

Per iscrivere una moto in uno dei registri storici occorre seguire alcune procedure:

  • tesseramento a un club locale: prima di tutto, il proprietario deve essere iscritto a un club federato ASI o FMI. Solo i membri di questi club possono richiedere l’iscrizione della moto al registro storico;
  • verifica del veicolo: il mezzo viene sottoposto a una verifica da parte di una commissione che esamina lo stato di conservazione della moto e la sua aderenza alle specifiche originali. Se la moto soddisfa i requisiti, viene rilasciato il certificato di rilevanza storica, che conferma l’importanza storica del veicolo;
  • iscrizione al PRA: a differenza delle moto d’epoca, le moto storiche devono rimanere iscritte al Pubblico Registro Automobilistico per circolare regolarmente su strada.

Quali sono i vantaggi fiscali per le moto d’epoca e storiche

Uno dei principali motivi per cui molti proprietari decidono di far riconoscere la propria moto come storica è la possibilità di ottenere agevolazioni fiscali. In Italia, le moto storiche possono beneficiare di esenzioni o riduzioni sul bollo e di premi assicurativi agevolati.

Le moto con oltre 30 anni di età sono completamente esenti dal pagamento del bollo stradale. Se la moto ha tra i 20 e i 29 anni è previsto uno sconto del 50% sull’importo del bollo, a condizione che sia iscritta in uno dei registri storici. Le moto d’epoca e storiche possono accedere a polizze assicurative a premi ridotti rispetto ai veicoli più recenti. Alcune compagnie offrono pacchetti speciali per i veicoli di interesse storico, che tengono conto dell’uso ridotto del mezzo e del suo valore collezionistico.

Assicurazioni per le moto d’epoca e storiche

Un altro aspetto centrale per i possessori di moto d’epoca o storiche è la scelta dell’assicurazione. Le moto riconosciute ufficialmente come storiche possono usufruire di polizze assicurative agevolate che tengono conto del loro uso limitato e del loro valore collezionistico. Le compagnie assicurative offrono tariffe ridotte, poiché si presuppone che questi veicoli vengano utilizzati meno frequentemente rispetto ai modelli moderni e spesso solo in occasioni speciali, come raduni o eventi.

Per accedere a queste tariffe la moto deve essere iscritta in uno dei registri storici riconosciuti e in alcuni casi è richiesto che il proprietario appartenga a un club di appassionati di veicoli storici. Alcune polizze offrono anche coperture dedicate, come la protezione per eventi speciali, furto e atti vandalici, o l’assistenza stradale, pensata per i mezzi d’epoca che richiedono interventi tecnici particolari in caso di guasti.

Le regole sulla circolazione delle moto d’epoca e storiche

Le moto storiche, a differenza di quelle d’epoca, possono circolare su strada regolarmente, ma devono rispettare determinate regole imposte dal Codice della Strada.

Le moto storiche devono essere sottoposte a revisione ogni due anni, come per i veicoli moderni, ma con particolare attenzione alle loro caratteristiche tecniche originali. In alcune città, le moto storiche possono essere soggette a restrizioni nei centri urbani o nelle Zone a traffico limitato, soprattutto per motivi di inquinamento. Durante raduni o eventi autorizzati, possono ottenere deroghe per la circolazione.

L’importanza della manutenzione per le moto d’epoca e storiche

Possedere una moto d’epoca o storica richiede attenzione alle normative e una cura costante per preservare le caratteristiche originali del mezzo e garantirne il funzionamento. La manutenzione regolare serve a mantenere il valore storico della moto e assicurarne la sicurezza su strada. Gli interventi devono rispettare i criteri di conservazione dell’originalità del veicolo, utilizzando, quando possibile, pezzi di ricambio originali o componenti riprodotti fedelmente.

Questo approccio preserva il valore collezionistico e garantisce che la moto continui a rispondere alle specifiche tecniche dell’epoca. Le revisioni biennali richieste per le moto storiche richiedono attenzione a freni, pneumatici e illuminazione, elementi che devono essere mantenuti in perfette condizioni per consentire la circolazione su strada in sicurezza.