Parcheggiare con aria condizionata e motore accesi, rischio stangata

Il Codice della Strada italiano punisce i guidatori che parcheggiano (specie se in doppia fila) con l'aria condizionata e il motore accesi con una multa elevata

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 9 Giugno 2024 16:11

Per tutta una serie di motivi, lasciare accesi l’aria condizionata il motore accesi è una pratica comune tra gli italiani. D’altro canto, in un periodo storico segnato dall’emergenza ambientale, sarebbe il caso di interrogarsi sul relativo impatto ambientale. Le numerose calamità avvenute nel corso degli ultimi anni attestano la crisi dell’ecosistema, giunto a un punto di non ritorno. Voltarsi dall’altra parte costituisce tutto fuorché una buona idea, perché in ballo ci va il nostro futuro e quello delle prossime generazioni. Assume delle decisioni virtuose significa, perciò, non solo aiutare il Pianeta, bensì pure garantire un domani ai nostri figli e nipoti. Inoltre, commettere questo “peccato di leggerezza” rischia di costare caro in termini economici. Lo ricordano gli esperti di Parclick.it, l’app di prenotazione di parcheggi leader in Europa.

I contraccolpi sul funzionamento della vettura

Pronti via, lo staff sottolinea gli effetti deleteri della condotta sulla vettura stessa. Protratta nel tempo, può ripercuotersi in negativo sul funzionamento complessivo del mezzo, addirittura causa di danni a componenti quali il “clima” stesso (segnalato anche anche dal cattivo odore, da trattare attraverso degli accorgimenti specifici), o i filtri antiparticolato. Ed è altrettanto degna di nota la possibile riduzione dell’efficienza dei carburanti, che costringerà a cambiare l’olio in via anticipata. Sul quanto tempo il motore dell’auto è in grado di restare acceso al minimo, manca una risposta accurata. In teoria, fino a quando il carburante non sarà vuoto, salvo il subentrare dei fattori evidenziati poco sopra. A causa dei residui, generati diversi elementi meccanici potrebbero essere compromessi prima del normale.

Sensibilizzare la collettività sul tema permette pure di sfatare alcune false credenze, tuttora diffuse. Ad esempio, la prevalenza dei conducenti italiani sostiene di lasciare il motore in funzione poiché spegnere e riaccendere aumenterebbe i consumi. In realtà, se la macchina resta al minimo per più di 30 secondi, gli sprechi saranno maggiori. In media si oscilla tra uno e due litri all’ora in base, soprattutto, alle dimensioni, al tipo di “cuore pulsante” e allo stato di manutenzione. In vista dell’estate, con l’incremento delle temperature, parcheggiare con il motore e l’aria condizionata accesi sembra la soluzione più naturale. E invece il Codice della Strada, art. 157, prevede una multa che va da un minimo di 216 arriva a un massimo di 432 euro. Infine, mettere il veicolo in doppia fila è punito dal normatore mediante una multa tra 41 e 168 euro.

I piccoli gesti producono dei cambiamenti significativi

“A volte pensiamo che sia impossibile contribuire alla questione ambientale, ma dobbiamo ricordare che è la somma dei piccoli gesti di ognuno di noi ad avere un peso tale da produrre cambiamenti significativi – ha dichiarato Ester Stivelli, Squad Lead di Parclick –. Per questo è importante prendere coscienza dell’impatto delle nostre azioni, anche quando ci sembrano insignificanti e provare a cambiarle affinché siano più rispettose dell’ambiente che ci circonda. Spegnere l’auto mentre aspettiamo per un breve periodo di tempo è facile e possiamo farlo tutti, mentre se abbiamo necessità di sostare per un tempo relativamente lungo, possiamo sempre prenotare un parcheggio evitando stress, multe ed emissioni innecessarie”.