Protossido di azoto, come funziona e perché fa andare l’auto più veloce

Le funzioni del NOS o protossido di azoto nelle auto consentono di guadagnare potenza in più, ma bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti cruciali

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Francesco Menna

ingegnere meccanico

Laureato in Ingegneria Meccanica, sono un appassionato di motori e musica. Quando non scrivo, suono la chitarra. Il mio sogno? Lavorare nel mondo automotive.

Pubblicato: 19 Luglio 2024 09:00

Il protossido di azoto, comunemente noto come “NOS” (dall’acronimo del suo nome inglese Nitrous Oxide System), è un composto chimico utilizzato frequentemente nel campo automobilistico per incrementare le prestazioni dei motori. Questo gas, con formula chimica N2O, ha la capacità di aumentare significativamente la potenza erogata da un motore a combustione interna.

La sua popolarità è dovuta alla sua capacità di fornire un incremento immediato di potenza, rendendolo un alleato prezioso per chi desidera migliorare le prestazioni del proprio veicolo. Ma come funziona esattamente il protossido di azoto e perché fa andare l’auto più veloce? In questo approfondimento, esploreremo i principi chimici e fisici alla base del suo utilizzo, analizzando i meccanismi che permettono a questo gas di incrementare temporaneamente le performance e le relative controindicazioni.

Il funzionamento del protossido di azoto e come aumenta la potenza

Il principio di funzionamento del protossido di azoto nei motori a combustione interna si basa su processi chimici e termodinamici che incrementano l’efficienza della combustione del carburante, migliorando così la potenza del propulsore. Come anticipato, con formula chimica N2O, è un composto che contiene due atomi di azoto e uno di ossigeno. Quando è introdotto nel motore, il calore generato dalla combustione del carburante causa la decomposizione del protossido di azoto in azoto (N2) e ossigeno (O2).

Questo processo libera ossigeno aggiuntivo all’interno del cilindro del motore. A differenza dell’aria atmosferica, che contiene circa il 21% di ossigeno, il protossido di azoto fornisce una fonte più concentrata di ossigeno. Questa maggiore disponibilità di ossigeno permette una combustione più efficiente, portando a un incremento della potenza erogata. L’aumento della quantità di ossigeno disponibile nel cilindro permette al motore di bruciare una maggiore quantità di carburante per ogni ciclo di combustione. Questo processo ha diversi effetti benefici:

  • con più ossigeno disponibile, il rapporto aria-carburante può essere ottimizzato per una combustione più completa. Ciò significa che il carburante viene utilizzato in modo più efficiente, generando più energia per ogni ciclo di combustione;
  • si genera una maggiore espansione dei gas all’interno del cilindro, aumentando così la pressione esercitata sul pistone. Questo incremento di pressione si traduce in una forza maggiore che spinge il pistone verso il basso, aumentando la potenza;
  • il protossido di azoto ha anche un effetto refrigerante quando viene introdotto nel cilindro. La sua evaporazione sottrae calore, abbassando temporaneamente la temperatura della miscela aria-carburante. Questo raffreddamento aumenta la densità della miscela, permettendo di immettere una maggiore quantità di ossigeno e carburante nel cilindro.

Sebbene il NOS raffreddi temporaneamente la miscela aria-carburante, la successiva combustione più potente genera un aumento della temperatura complessiva all’interno del cilindro. È quindi cruciale gestire tale incremento per evitare danni alle componenti del motore, come pistoni e valvole. La maggiore pressione generata dalla combustione potenziata esercita uno stress aggiuntivo sul propulsore. Pertanto, è essenziale che i motori utilizzati con sistemi di protossido di azoto siano costruiti o modificati per resistere a queste condizioni estreme. Componenti rinforzati, come pistoni forgiati e bielle di alta qualità, sono spesso necessari per garantire la durabilità del motore.

I vari sistemi di iniezione

I sistemi di iniezione del protossido di azoto sono fondamentali per il corretto funzionamento di questa tecnologia. Esistono principalmente due tipi di sistemi: quelli a secco e quelli a umido. I primi iniettano solo il protossido di azoto nel motore, affidandosi all’impianto di alimentazione esistente per fornire il carburante aggiuntivo necessario per la combustione migliorata.

Al contrario, i secondi iniettano una miscela di protossido di azoto e carburante direttamente in camera di combustione, garantendo un rapporto aria-carburante ottimale e una distribuzione più uniforme della miscela. Oltre a questi, esistono anche sistemi a fase singola o multistadio, che consentono di controllare l’erogazione del protossido di azoto in più fasi. Questa caratteristica migliora la gestibilità della potenza e riduce il rischio di danni al motore dovuti a un’erogazione improvvisa che comporterebbe maggior stress meccanico e termico. L’adozione del tipo di sistema più adatto dipende dalle specifiche esigenze del veicolo e dalle condizioni operative previste, rendendo fondamentale una scelta accurata e informata per ottenere i migliori risultati.

Il protossido di azoto è diventato un elemento iconico grazie alla sua rappresentazione nei film come quelli della serie “Fast and Furious“. Il grande schermo ha portato alla ribalta l’uso del NOS, mostrando spettacolari incrementi di potenza e velocità che rendono le corse emozionanti e adrenaliniche. Tuttavia, mentre le scene cinematografiche esaltano la drammaticità e l’immediatezza dell’effetto del protossido di azoto, la realtà tecnica è altrettanto affascinante, con una complessa interazione di principi chimici e meccanici che rendono possibile queste performance incrementate.

L’utilizzo del protossido di azoto può trasformare un motore convenzionale in uno ad elevate prestazioni, ma richiede una conoscenza approfondita e una gestione attenta per evitare danni e massimizzare i benefici. Sebbene il NOS possa essere visto come un “turbo” istantaneo, è essenziale comprendere che ogni incremento di cavalli comporta sfide tecniche che devono essere affrontate con precisione e professionalità.