Dati aperti su auto e moto in Italia, come consultarlo online

Per migliorare il servizio ai cittadini, il ministero dei Trasporti ha introdotto nel 2017 l'archivio completo di auto e motoveicoli registrati in Italia

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Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 8 Ottobre 2024 22:41

Dal 2017 è online sul sito del ministero dei Trasporti tutto il database relativo agli autoveicoli e motoveicoli censiti nell’Archivio nazionale gestito dalla Direzione Generale per la Motorizzazione. Il dataset è composto da tabelle scaricabili in base alle Regioni e raccolti per Comune, comprensivo dei principali dati tecnici dei veicoli registrati.

Prospetto completo di ogni dato

L’archivio, o meglio il dataset, contiene Autoveicoli e Motoveicoli, scanditi da informazioni relative al comune di residenza dell’intestatario, alla marca del veicolo, alla cilindrata, alla massa complessiva (peso in KG), al tipo di alimentazione del motore, alla data di immatricolazione, alle emissioni CO2 e alla classe ambientale di appartenenza (per gli autoveicoli pre-Euro 1, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5, Euro 6, mentre per i motoveicoli pre-Euro 1, Euro 1, Euro 2, Euro 3) stabilita dalle direttive europee rispettate in base all’anno di produzione e che è riportata all’interno del libretto di circolazione.

La fruizione rientra nel piano di totale trasparenza perseguito dalle autorità preposte a supervisionare la mobilità. Com’è risaputo, l’Italia ha una seria piaga da estirpare: l’età media del parco circolante troppo vecchia. Se confrontata con quella degli altri major markets europei, ossia dei mercati principali, ce la “giochiamo” soltanto con la Spanga. Germania, Francia e Inghilterra appaiono lontane, e nel fenomeno pesa il basso reddito medio lungo la penisola.

I prezzi di listino nel frattempo continuano ad aumentare, a causa delle tecnologie innovative introdotte a bordo, alcune delle quali imposte dall’Unione Europea, al fine di ridurre l’impatto ambientale e il numero di incidenti. Nel luglio 2024, ad esempio, sono stati resi obbligatori dei sistemi ausiliari alla guida, soprattutto il limitatore automatico di velocità. Inoltre, è in piena attuazione l’elettrificazione delle vetture nelle concessionarie, così da raggiungere la neutralità carbonica nell’arco dei prossimi decenni.

La suddivisione per categorie

Migliorare i servizi al cittadino: è questo il perché dell’iniziativa valorizzare i dati pubblici e mettere nelle condizioni di facilitare gli operatori pubblici e privati nel riutilizzare tali dati. È stato anche reso noto lo stato dei veicoli in termini di obbligo di revisione ed obbligo di assicurazione ai fini della circolazione, segnalando anche i dati geolocalizzati delli Uffici della Motorizzazione e delle Officine autorizzare alla revisione dei veicoli.

La struttura della banca dati inerente agli autoveicoli è suddivisa in due categorie: Autoveicoli e Motoveicoli. In quella relativa agli Autoveicoli troviamo riportati quelli in servizio pubblico di linea integrativo, autoveicolo uso esclusivo di polizia, autovettura per il trasporto di persone, autobus per il trasporto di persone, autocarro per il trasporto di cose, autocaravan (camper), autoveicolo per uso speciale, trasporto specifico di persone con mobilità ridotta, autoveicolo per il trasporto promiscuo di persone e cose, trattori stradali per rimorchio e i trattori per semirimorchio.

Nella categoria dei motoveicoli troviamo i quadricicli per il trasporto di persone, i quadricicli per il trasporto di cose, i quadricicli per uso speciale, i quadricicli per trasporto specifico, i motoveicoli uso esclusivo di polizia, triciclo per trasporto promiscuo, i tricicli per uso speciale, i tricicli per trasporto specifico, i motocicli per trasporto persone, i tricicli per trasporto cose e i triciclo per trasporto di persone.